Mourinho, duro sfogo post partita: “Ma chi guarda il campionato turco all’estero? Nemmeno io prima di arrivare qua” | OneFootball

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·4 November 2024

Mourinho, duro sfogo post partita: “Ma chi guarda il campionato turco all’estero? Nemmeno io prima di arrivare qua”

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Torna a far parlare di se José Mourinho. L’allenatore ex Roma, che ora riveste il ruolo di allenatore del Fenerbache, si è sfogato duramente al termine del match vinto in extremis per 2-3 contro il Trabzonspor.

Come al solito, José Mourinho non è mai banale. L’ex allenatore giallorosso, che da questa stagione ha iniziato ad allenare il Fenerbache, squadra militante in Super Lig turca, si è reso protagonista di un duro sfogo nel post partita di Trabzonspor-Fenerbache, match vinto dai ragazzi del portoghese al minuto 102, grazie al gol di Amrabat. Mourinho si è reso protagonista anche in campo: il portoghese è stato infatti ammonito, ha esultato entrando in campo con tanto di scivolata sulle ginocchia, ha battibeccato con i giocatori avversari e infine pure con il pubblico di casa.


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Le parole di Mourinho: “Sono arrabbiati con chi mi ha portato qui, mi avessero detto tutto non sarei venuto”

Nel suo post partita Mourinho non ha fatto sconti per nessuno. Dal campionato turco, al sistema arbitrale ai dirigenti del Fenerbache che lo hanno portato in Turchia, il portoghese ha attaccato tutti: “Ma chi guarda all’estero il campionato turco? Nessuno. Non avevo mai visto una partita finché non sono arrivato qua. Perché avrei dovuto? La gente può guardare la Premier League, la Ligue 1, la Serie A, la Bundesliga, la Liga portoghese, l’Eredivise… . Ho cominciato a seguire il calcio turco solo per conoscere i miei futuri giocatori e la mia squadra. Bisogna lottare contro il VAR, la dimensione arbitrale è troppo grigia, troppo scura. C’è qualcosa di sgradevole, ma questo è il mio lavoro. Sono arrabbiato con le persone del Fenerbache che mi hanno portato in questo club, perchè mi hanno detto solo la metà della verità su questa lega. Mi avessero detto tutto non sarei mai venuto a lavorare qua.”

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