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·22 September 2025
Napoli, Conte dopo il Pisa: “Quattro vittorie importanti, ma serve pazienza”

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Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria del Napoli contro il Pisa, evidenziando sia la soddisfazione per i tre punti conquistati sia le difficoltà affrontate in campo. “Iniziamo a dire che non è mai facile vincere – ha spiegato l’allenatore –. Oggi abbiamo giocato contro una squadra da cui avevo messo in guardia tutti i calciatori. Dalle statistiche fisiche il Pisa è primo in tutto, significa che hanno giocatori molto forti fisicamente. Non era semplice”.
Conte ha sottolineato l’impegno della squadra e la gestione delle fasi di gioco: “Nel momento in cui fai la partita e lasci campo, diventa difficile una volta che la palla passa sugli attaccanti. Nel primo tempo abbiamo faticato anche a fare le diagonali con i centrocampisti. Intanto c’è soddisfazione per le quattro vittorie, abbiamo messo fieno in cascina”.
Riguardo all’abbraccio a Lucca dopo il gol, Conte ha precisato: “Non gli ho detto niente. L’ho abbracciato perché è un ragazzo che sta lavorando tanto, così come gli altri. Quando predico calma e prudenza non è perché voglio mettere le mani avanti, ma perché non abbiamo una rosa rodata. L’abbiamo riempita con tanti calciatori che arrivano da realtà diverse. Arrivano e hanno lo Scudetto sulla maglia, che pesa, hanno delle aspettative importanti. Il rodaggio lo dobbiamo fare in Champions e in Coppa Italia, sapendo che ci sono ragazzi che ancora devono crescere”.
Sull’allenare la concentrazione a giocare ad alti livelli, Conte ha aggiunto: “Sicuramente giocando e facendo esperienza questo lo si allena. Però per noi questa stagione sarà la più complessa, perché siamo intervenuti sul mercato riempiendo la rosa con nove calciatori. Significa che mezza squadra la stai cambiando. Bisogna avere pazienza, aspettare, accettare l’errore”.
Infine, il tecnico ha commentato la gestione delle varie fasi di partita, anche in riferimento al Manchester City: “Ci sono varie fasi della partita, bisogna essere bravi nella pressione alta, nel blocco medio e quando ti costringono a stare bassi. Noi prima dell’espulsione di Di Lorenzo si era visto che piano avevamo. Dopo l’espulsione devi sperare di difenderti e portare a casa la pagnotta. Vedo che un po’ tutti stanno iniziando a capire queste dinamiche. Giocare ogni tre-quattro giorni porta stress fisico e mentale inevitabilmente”.
Andrea Alati