Napoli-Juventus, cerotti e uomini contati: Conte e Spalletti costretti a reinventare moduli e strategie | OneFootball

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·5 December 2025

Napoli-Juventus, cerotti e uomini contati: Conte e Spalletti costretti a reinventare moduli e strategie

Article image:Napoli-Juventus, cerotti e uomini contati: Conte e Spalletti costretti a reinventare moduli e strategie

La sfida tra Napoli e Juventus si avvicina in un clima segnato dalle assenze e dalla necessità di ricorrere a soluzioni alternative. Entrambe le squadre arrivano al big match con un organico ridotto, e la capacità degli allenatori di adattare principi e struttura di gioco diventa ancora più determinante. Antonio Conte, che ha scelto di non intervenire nella conferenza stampa della vigilia, e Luciano Spalletti, alle prese con un reparto difensivo falcidiato, si presentano con piani tattici obbligati e scelte di emergenza.

Napoli-Juventus, cerotti e uomini contati: Conte e Spalletti costretti a reinventare moduli e strategie

Il Napoli deve fronteggiare un elenco di indisponibili che coinvolge elementi cardine. Oltre a Lukaku, Conte è privo di De Bruyne, Anguissa, Gilmour e Lobotka, tutti giocatori che rappresentano riferimenti strutturali nel suo sistema di gioco. L’allenatore ha già operato un cambio di modulo, spostando l’attenzione sul doppio mediano per compensare l’assenza di un regista puro.


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La Juventus si trova in una situazione simile, con un’emergenza concentrata in particolare sulla difesa. Spalletti non può contare su Bremer, Rugani e Gatti, mentre in attacco deve rinunciare a Vlahovic, rendendo necessario un riassetto completo sia nelle marcature sia nella costruzione dal basso.

Le scelte di Conte: equilibrio centrale e aggressione tra le linee

Per sopravvivere alle assenze, Conte ha strutturato un 3-4-2-1 pragmatico, fondato sulla doppia diga centrale. “Elmas e McTominay dovranno gestire le fasi di filtro e appoggio”, è la linea interna che filtra dallo staff tecnico.

Alle loro spalle agirà la difesa a tre composta da Beukema, Rrahmani e Buongiorno, mentre sulle corsie laterali verranno confermati Di Lorenzo e Olivera, chiamati a interpretare il ruolo con continuità sia in ampiezza sia negli inserimenti. Sulla trequarti si muoveranno Neres e Lang, con Hojlund come riferimento offensivo.

L’obiettivo è mantenere densità centrale e creare superiorità posizionale attraverso movimenti continui tra le linee.

Le idee di Spalletti: difesa reinventata e responsabilità offensive ridistribuite

Anche Spalletti sarà costretto a proporre un 3-4-2-1 rielaborato. Con il reparto difensivo ridotto all’osso, la Juventus potrebbe schierare Kelly al centro della linea, affiancato da Kalulu e Koopmeiners, adattato al ruolo per necessità.

Sulle fasce agiranno McKennie e Cambiaso, mentre in mezzo al campo il peso dell’equilibrio ricadrà su Locatelli e Thuram, chiamati a collegare costruzione e pressione alta.

Senza Vlahovic, il vertice offensivo sarà Jonathan David, supportato da Conceiçao e Yildiz. “Si chiede ai tre davanti di aumentare la capacità di attaccare lo spazio”, spiegano ambienti vicini alla squadra.

Due moduli speculari: il rischio di una gara a duelli continui

Il confronto si preannuncia come una partita scandita da marcature aggressive e uno contro uno sistematici. I due modelli di gioco sono infatti identici e favoriscono una lettura diretta delle situazioni:

esterni pronti a stringere o allargarsi per creare superiorità laterale;

trequarti molto mobili per rompere le linee;

pressione alta e transizioni immediate.

Sarà soprattutto sulle fasce che il match potrà prendere una direzione precisa. La capacità di superare l’uomo, creare profondità e aggredire senza palla rappresenterà il vero discrimine tattico. Con organici ridotti e strategie ridisegnate, la mano degli allenatori avrà un peso decisivo.

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