Napoli stoico in emergenza: McTominay e i fedelissimi oltre la fatica, ma la coperta è cortissima | OneFootball

Il Napoli resiste, lotta e stringe i denti, ma la spia della riserva è accesa ormai da tempo. È questa la fotografia scattata dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, che dedica un ampio focus alla situazione critica della rosa azzurra in vista della trasferta di domenica a Udine. Antonio Conte si trova a gestire un’emergenza che non è solo numerica, ma soprattutto energetica.

Napoli, cuore e acido lattico: gli azzurri stringono i denti

L’emblema di questo spirito di sacrificio è Scott McTominay. Lo scozzese, sottolinea il quotidiano, non era al meglio della condizione fisica eppure non si è tirato indietro, restando in trincea per tutti i 97 minuti dell’ultima sfida. Avrebbe un bisogno disperato di riposare, lui più di chiunque altro considerata l’epidemia di infortuni che ha colpito il centrocampo, ma le alternative non esistono. E il problema non riguarda solo lui.

I dati sono impietosi e testimoniano lo stress fisico a cui sono sottoposti i “titolarissimi”. Dal 22 novembre a oggi, Milinkovic-Savic e Beukema le hanno giocate tutte e sei dall’inizio, Coppa Italia inclusa. Non va meglio agli altri senatori: Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera, Neres, Lang e Hojlund sono scesi in campo dal primo minuto in cinque occasioni su sei. Una maratona senza sosta che costringe ognuno ad andare oltre i propri limiti fisiologici. A complicare il quadro c’è l’adattamento forzato di Elmas, chiamato a sostituire Lobotka in cabina di regia pur non avendo le caratteristiche naturali del play. La coperta, come evidenzia il Corriere, è diventata “cortissima”. Il tempo stringe inesorabilmente: tra soli due giorni si torna in campo al Friuli e le notizie dall’infermeria sono scarne. Su sette infortunati, Conte dovrebbe recuperare soltanto Gutierrez. L’antifona è chiara: a Udine servirà un’altra impresa di nervi e resistenza.

Andrea Alati