Lazionews24
·9 October 2025
Nesta: «Alla Lazio non potevo essere amico di Totti. Ma gli voglio bene, è un grande»

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Un’amicizia impossibile, un rispetto profondo. Alessandro Nesta, intervenuto al podcast di Gianluca Gazzoli ‘Passa dal BSMT’, ha ripercorso la sua carriera, soffermandosi su uno dei capitoli più intensi e affascinanti: la sua rivalità con Francesco Totti ai tempi dei derby infuocati tra Lazio e Roma.
L’ex capitano biancoceleste ha raccontato come la pressione ambientale della Capitale rendesse di fatto impraticabile un rapporto di amicizia con la sua controparte giallorossa. Una barriera dettata dai ruoli e dalle aspettative di due tifoserie divise da un’inimicizia storica.
«Prima, quando giocavo nella Lazio, non potevo essere amico di Totti, solo ora. Questo è il limite di Roma. Mi è capito adesso di uscire con De Rossi, non ci ha detto nulla nessuno (ride, ndr.). Io ero il capitano della Lazio, la gente si aspettava che litigassi con Totti o con qualcun altro, ma non ero così, non me ne fregava nulla. Io a Totti gli voglio bene, è un grande».
Le parole di Nesta sono una fotografia lucida di cosa significasse essere i simboli delle due squadre di Roma in quegli anni. Da lui, capitano e bandiera della Lazio, ci si aspettava un’ostilità quasi teatrale nei confronti del capitano romanista, un’inimicizia da esibire per onorare la rivalità.
Ma dietro le battaglie in campo, si nascondeva una stima profonda. Nesta ammette di non aver mai cavalcato quell’odio (“non me ne fregava nulla”) e svela i suoi veri sentimenti per l’ex numero 10 giallorosso: “gli voglio bene, è un grande”. Un attestato di stima che, all’epoca, era impossibile da manifestare. Oggi, lontano dal campo, le cose sono cambiate, come dimostra l’aneddoto su De Rossi. I “limiti” di Roma si sono attenuati, e i grandi rivali di un tempo possono finalmente riconoscere pubblicamente quel rispetto reciproco che, sotto le maglie avversarie, non è mai venuto meno.