Milannews24
·16 December 2025
Nico Paz come Pulisic e Scamacca: in campo con la febbre nel match contro la Roma

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La sconfitta per 1-0 subita dal Como contro la Roma non ha scalfito l’orgoglio del tecnico lariano, Cesc Fabregas, l’ex fuoriclasse spagnolo e attuale allenatore. Intervistato da Sky Sport al termine del match, Fabregas ha analizzato lucidamente la prestazione della sua squadra, riconoscendo i meriti degli avversari capitolini e identificando le aree di miglioramento necessarie.
Fabregas ha puntato il dito sulla mancanza di precisione tecnica contro un avversario particolarmente fisico. “Sarebbe servita maggior qualità palla a terra contro una squadra fisica come la Roma,” ha spiegato l’allenatore. Nonostante la delusione per il risultato, l’orgoglio per l’impegno non manca: “Resto comunque orgoglioso della squadra che ha giocato fino alla fine, ma complimenti a loro.”
L’ex centrocampista ha poi voluto rendere omaggio a un talento avversario che sta facendo la differenza in Serie A: Matías Soulé. “Per me hanno un giocatore fortissimo che è Soulé, godiamocelo qui in Italia.” Le parole di Fabregas, una vera icona del calcio mondiale, rappresentano un’investitura importante per il giovane argentino.
Fabregas ha anche svelato un retroscena che spiega il rendimento non ottimale di uno dei suoi giocatori: Nico Paz. “È stato tre giorni con la febbre e lo abbiamo forzato nel farlo giocare, ma non avevamo tante soluzioni,” ha aggiunto il tecnico, sottolineando la coperta corta in termini di rosa in alcuni momenti.
Queste dinamiche, legate alla gestione delle risorse, sono particolarmente rilevanti in un contesto di alto livello come quello del Milan. Massimiliano Allegri, l’esperto tecnico toscano, è chiamato a gestire la sua squadra con la stessa lucidità, evitando di forzare giocatori non al top, un aspetto cruciale in una stagione che non ammette passi falsi.
Il nuovo DS Igli Tare, l’ex dirigente della Lazio noto per la sua abilità nello scouting, dovrà tenere conto di queste variabili nella prossima sessione di calciomercato. La carenza di “soluzioni” citata da Fabregas è un monito: il Milan ha bisogno di una panchina profonda e di giocatori che garantiscano qualità e affidabilità anche in caso di emergenza, assicurando ad Allegri la possibilità di ruotare i suoi effettivi senza compromettere i risultati.









































