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·24 May 2025

Nicola: «Peccato, i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano! Futuro? Andranno fatte delle valutazioni con la società»

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Davide Nicola, allenatore del Cagliari, ieri notte è intervenuto in conferenza stampa al termine della partita dello stadio Maradona contro il Napoli

Ieri sera è andata in scena presso lo stadio Maradona la sfida tra il Napoli di Antonio Conte ed il Cagliari di Davide Nicola (le pagelle dei rossoblù). L’allenatore Davide Nicola è intervenuto in conferenza stampa dopo la partita valida per la 38a giornata del campionato di Serie A 2024-2025. Le sue parole:

L’ANALISI DELLA PARTITA – «Ha vinto il più forte, poco da aggiungere. Nella prima parte abbiamo cercato di togliere loro un po’ di spazi e limitare la velocità di giocata a una squadra che ha tantissime doti a livello di atletismo e qualità, nella ripresa abbiamo iniziato bene alzando la pressione ma siamo stati puniti quasi subito su una palla lunga. Peccato, ma i ragazzi hanno dato tutto ciò che avevano, erano mentallizzati per provare a sfruttare una chance laddove fosse arrivata».


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STAGIONE E FUTURO – «Il nostro è un Club serio che programma e quindi, adesso che l’obiettivo è raggiunto, si ragionerà sul da farsi. Mi siederò con la Società per capire quella che è l’idea da portare avanti. Il Cagliari si è salvato alla penultima giornata, come l’anno scorso, alla seconda stagione consecutiva in Serie A: sono cambiati dei calciatori, sono arrivati dei giovani da valorizzare, è cambiata l’idea tecnico tattica, si è fatto un lavoro che ci ha portati a raggiungere quello che era l’obiettivo, abbiamo ottenuto risultati importanti anche fuori dagli scontri diretti (dove abbiamo sbagliato pochissimo) pur mancando la vittoria contro qualche big».

COSA SERVE PER ALZARE L’ASTICELLA – «Bisogna intendersi e capire cosa significhi, io credo che per fare un salto di qualità occorrano valutazioni di un certo tipo e occorre essere sempre chiari e coerenti nel dichiarare quali siano gli obiettivi e i mezzi per raggiungere determinati traguardi. Arrivare a salvarsi con molte giornate di anticipo non è semplice e dipende da determinati investimenti e scelte, altrimenti la dimensione rimane quella della salvezza, com’è attualmente, poi arrivare quattordicesimi, tredicesimi o quindicesimi cambia poco in termini di sostanza. ».

LAVORO SUI GIOVANI – «Ora nel tempo dobbiamo migliorare alcuni giovani che diventino un patrimonio, ragionare su chi c’è e lavorare per portarne altri. Il salto in alto si può fare anche nel tempo, anno dopo anno salvandosi sempre meglio, se possibile».

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