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·18 June 2025

Nota tattica di Monterrey-Inter: il pressing asimmetrico di Chivu

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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter: dopo Monterrey-Inter, terminata con un pareggio, parliamo della pressione di Chivu.

PAROLE E FATTI – Chivu in una delle sue prime interviste da allenatore dell’Inter ha detto una cosa curiosa, affermando di volere una squadra asimmetrica. Un concetto che non si sente proprio comunemente. Nella prima partita col Monterrey ha messo in pratica questa sua volontà, in un ambito specifico. Quella del pressing sulla prima costruzione.


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PRESSIONE SUL POSSESSO – L’Inter infatti nella sfida coi messicani ha mostrato una certa propensione alla pressione alta, in modo da impedire lo sviluppo della manovra avversaria. Un pressing portato però in modo sbilanciato. Asimmetrico, appunto, come annunciato da Chivu in quell’intervista. Il concetto di base è che l’Inter doveva andare a pressare forte sul lato di possesso del Monterrey. Partendo quindi da una posizione neutra, quando la palla prendeva una direzione spostandosi sulla destra o sulla sinistra la pressione della squadra si orientava. Una punta andava all’esterno del difensore in modo da tagliargli la possibilità di cambiare lato, l’altra punta ostacolava il possesso mentre l’interno di centrocampo saliva in pressione insieme all’esterno della fascia corrispondente. L’idea è quindi sovraccaricare il lato del possesso, cioè dove la squadra avversaria vuole giocare il pallone, in modo da costringere all’errore. E l’asimmetria?

LATO BASSO – L’asimmetria sta nel fatto che questa pressione alta avviene sul lato della palla. La squadra col Monterrey non saliva in pressione tutta insieme, muovendosi alta solo dal lato del possesso avversario. Sull’altro lato l’Inter non portava pressione, rimanendo bassa per controllare lo spazio ed evitare contropiedi. Una squadra asimmetrica, come aveva detto Chivu.

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