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·23 December 2025

Openda difeso da Adani: «Gli si può dire quello che si vuole ma dobbiamo ammettere questa cosa»

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Openda difeso da Adani: «Gli si può dire quello che si vuole ma dobbiamo ammettere questa cosa». Il pensiero dell’opinionista

Durante l’ultima puntata di Viva El FutbolLele Adani ha analizzato con il suo consueto trasporto la recente sfida di campionato tra la Juventus e la Roma. Secondo l’ex difensore, il match ha evidenziato due stati d’animo e di forma contrapposti: da una parte una Roma apparsa ancora “incompiuta”, dall’altra una Juventus che sta seguendo un percorso di crescita ben definito sotto la guida di Luciano Spalletti.

Il fulcro dell’analisi di Adani si è concentrato sulla prestazione di Loïs Openda, l’attaccante che ha saputo incidere profondamente non solo con la rete realizzata, ma soprattutto con un’attitudine al sacrificio fuori dal comune. Adani ha voluto premiare la capacità del giocatore di mettersi al servizio del collettivo, definendolo un elemento imprescindibile per il nuovo scacchiere bianconero.


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Queste le parole di Lele Adani durante la trasmissione: «Bel lavoro, bella partita. Roma incompiuta, Juve in un percorso, invece, e in quel percorso Openda è risultato, arrivo a dirvi, più funzionale che bravo. Poi ha fatto anche gol e bisogna darne merito. Però Openda, si può dire quello che si vuole, ragazzi, ma Openda in campo muore. Openda in campo dà tutto. Apre spazi, chiude uno-due e non è mai persa la palla, calzettoni giù… cioè gioca fin quando ha i muscoli disidratati, cioè che deve proprio uscire. Quindi io sottolineerei anche questo atteggiamento».

L’opinionista ha posto l’accento sulla “funzionalità” di Openda, un termine che va oltre la semplice bravura tecnica per abbracciare l’intelligenza tattica e la generosità agonistica. La descrizione dei “calzettoni giù” e della lotta fino alla “disidratazione” dei muscoli restituisce l’immagine di un giocatore che incarna perfettamente lo spirito battagliero richiesto da Spalletti per scalare le posizioni di vertice e dare del filo da torcere a Inter, Napoli e Milan.

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