Juventusnews24
·13 November 2025
Oppini richiama la Juve e spiazza tutti: «Sbagliato puntare su Tudor ad inizio stagione». Ecco su chi dovevano puntare i bianconeri

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L’opinionista Francesco Oppini è intervenuto ai microfoni di Rai Sport per analizzare i primi, evidenti cambiamenti introdotti da Luciano Spalletti alla Juventus. Oppini ha subito specificato che è ancora presto per giudicare il tecnico, visti i tempi ristretti di lavoro a disposizione, ma ha ammesso che si vedono già alcune cose che indicano la direzione giusta. In campo ci sono, ha detto Oppini, degli atteggiamenti differenti rispetto al passato.
Il punto focale dell’analisi è il recupero di due giocatori che fino all’arrivo dell’ex CT erano considerati tra i più grossi problemi della Juve: Dusan Vlahovic e Teun Koopmeiners. Spalletti ha innescato una svolta per entrambi. Vlahovic è tornato a sentirsi il leader, mentre Koopmeiners ha trovato un ruolo difensivo che lo valorizza. A loro si aggiungono Andrea Cambiaso, tornato a ricoprire un ruolo che faceva bene prima, e Manuel Locatelli, che appare rinfrancato. Oppini ha citato anche Khéphren Thuram, sottolineando che, se stesse meglio fisicamente, potrebbe dare un po’ di più.
Oppini però torna sempre lì per identificare il vero errore strategico del club. Il problema non è stata la scelta di Spalletti adesso, ma il non averlo scelto in estate. Il club doveva prendere il tecnico prima, quando c’era la possibilità. Invece, si è puntato su un traghettatore pensando di arrivare a fine stagione per avere a che fare ancora una volta con la scelta della scommessa.
La conseguenza di quella esitazione estiva è che puntare su Igor Tudor è stata ancora una volta sbagliata. Spalletti è la scelta giusta per il presente, ma è arrivato tardi. Oppini sostiene che il tecnico è il tipo di leader che la Juve necessitava.
Ora Spalletti deve lavorare con il poco tempo che ha a disposizione per ottenere i risultati. La sua presenza ha già generato un clima positivo, ma la sua missione è ben definita: la qualificazione in Champions League, che è fondamentale per il futuro della Vecchia Signora. La “svolta” avviata con Vlahovic e Koopmeiners è la prova che il lavoro psicologico e tattico dell’allenatore è la chiave per superare i problemi strutturali della rosa.
FRANCESCO OPPINI – «Spalletti ha avuto poco tempo per essere giudicato, se non per alcune cose che già si vedono. In campo ci sono dei atteggiamenti differenti. Se noi pensiamo che Koopmeiners e Vlahovic fino a prima del suo arrivo erano i due più grossi problemi della Juve, già abbiamo visto la svolta in questo senso. Cambiaso è tornato a fare il ruolo che faceva bene prima. Ci sono giocatori come Locatelli che si sono un attimo rinfrancati. Thuram se stesse meglio fisicamente potrebbe dare un po’ di più. Io però torno sempre lì. Cioè il problema qua intanto è non aver scelto Spalletti quest’estate quando c’era la possibilità di prenderlo prima e non di puntare sul traghettatore pensando di arrivare a fine stagione per poi avere a che fare ancora una volta con la scelta della scommessa. Puntare su Tudor è stata ancora una volta sbagliata».









































