Inter News 24
·7 September 2025
Orrico rivela: «Ho sempre ammirato una cosa dell’Inter, ma una grande squadra non può perdere a San Siro con l’Udinese. Sul cambio da Inzaghi a Chivu…»

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·7 September 2025
Il cambio in panchina dell’Inter, con l’arrivo di Cristian Chivu al posto di Simone Inzaghi, continua a far discutere. A parlarne è stato Corrado Orrico, ex allenatore e opinionista, che ha offerto il suo punto di vista sull’attuale situazione dei nerazzurri, reduci da un convincente 5-0 sul Torino ma anche da una pesante battuta d’arresto contro l’Udinese. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di TMW.
Secondo Orrico, la gestione Inzaghi è stata caratterizzata da limiti evidenti sul piano della leadership. L’ex tecnico piacentino, pur avendo raccolto risultati importanti, non avrebbe trasmesso lo spirito agonistico necessario per guidare una squadra di primo livello. Per Orrico, un allenatore non può affidarsi solo alla mediazione e all’equilibrio, ma deve saper usare anche decisioni radicali per incidere sul gruppo.
Sul nuovo corso con Chivu, subentrato dopo l’esperienza positiva con la Primavera e quella al Parma, Orrico invita alla prudenza. L’ex difensore rumeno, alla sua prima stagione da tecnico della prima squadra, deve ancora essere valutato a fondo. Le prime uscite hanno mostrato aspetti positivi, ma anche limiti legati all’inesperienza.
In sintesi, per Orrico il lavoro di Chivu è ancora in fase di rodaggio: un percorso che richiederà tempo per capire se l’Inter potrà confermare le ambizioni da vertice della Serie A.
L’INTER DI CHIVU E IL KO CON L’UDINESE – «Qualche scivolata episodica l’ha sempre fatta l’Inter, fa parte della sua storia. Io ho sempre ammirato la capacità dell’Inter di non drammatizzare mai su nulla, anche le sconfitte vengono prese con il sorriso sulle labbra. Una grande squadra però non può perdere a San Siro con l’Udinese».
SUL CAMBIO IN PANCHINA DA INZAGHI A CHIVU – «Inzaghi l’ho ritenuto incompleto come guida, gli mancava lo spirito agonistico che ogni capo deve avere. La media dei valori caratteriali non basta per un tecnico. Un allenatore deve saper usare il radicalismo, deve eccedere nel bene e nel male. Chivu ancora va visto, per ora dovessimo dargli voto gli daremmo sei meno, ancora non ci sono elementi sufficienti per valutarlo».