Osimhen Juve, il retroscena che non t’aspetti: Comolli stava per cedere quel bianconero e affondare il colpo! Cosa è successo in estate | OneFootball

Osimhen Juve, Moretto svela il piano della vecchia dirigenza: si era pensato di sacrificare Koopmeiners per dare l’assalto all’attaccante nigeriano

Un nome che avrebbe infiammato la piazza e cambiato il volto dell’attacco bianconero. Dalle pieghe del mercato estivo emerge un clamoroso retroscena che riguarda la Juventus e uno dei bomber più forti del calcio europeo: Victor Osimhen. Secondo quanto svelato dall’esperto di mercato Matteo Moretto, l’attaccante nigeriano è stato l’obiettivo primario, il sogno proibito della vecchia dirigenza guidata da Cristiano Giuntoli.

Osimhen Juve: il piano legato a Koopmeiners

Il retroscena svelato da Moretto si lega a doppio filo con la situazione di Teun Koopmeiners. L’olandese, acquistato dall’Atalanta per la cifra monstre di 60 milioni di euro nell’estate del 2024, non era riuscito a esprimere al 100% il suo potenziale nella sua prima stagione. Una situazione che, la scorsa estate, con la vecchia dirigenza, lo aveva di fatto messo sul mercato. La Signora, infatti, sarebbe stata disposta a cederlo di fronte a offerte congrue, per poi reinvestire il tesoretto su altri profili.

È in questo contesto che nasce il sogno Osimhen. L’ex centravanti del Napoli era considerato l’obiettivo primario in attacco, il giocatore ideale per garantire gol, profondità e strapotere fisico al reparto offensivo. Un assalto economicamente quasi proibitivo, che però il calciomercato Juve avrebbe provato a finanziare proprio con il sacrificio di Koopmeiners. Accanto a lui, l’altro grande obiettivo per il centrocampo era Sandro Tonali, anche se per quest’ultimo non si è andati oltre semplici chiacchierate.

La trattativa per Osimhen non è mai decollata, così come non si è concretizzata la cessione dell’olandese. Con l’arrivo della nuova dirigenza e di Igor Tudor, le strategie sono cambiate e si è deciso di puntare con forza sul recupero di Koopmeiners. Ma il retroscena resta, a testimonianza delle grandi ambizioni di una Juve che, solo pochi mesi fa, aveva sognato di portare a Torino uno dei bomber più devastanti del panorama internazionale.