Padoin: «La sensazione di essere allenatore mi piace. Elimoghale è un talento ma non bisogna avere fretta… Ecco cosa ho detto alla squadra nell’intervallo» – VIDEO | OneFootball

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·16 September 2025

Padoin: «La sensazione di essere allenatore mi piace. Elimoghale è un talento ma non bisogna avere fretta… Ecco cosa ho detto alla squadra nell’intervallo» – VIDEO

Article image:Padoin: «La sensazione di essere allenatore mi piace. Elimoghale è un talento ma non bisogna avere fretta… Ecco cosa ho detto alla squadra nell’intervallo» – VIDEO

Padoin, allenatore della Juve Primavera, ha parlato dopo il match perso contro il Borussia Dortmund: tutte le dichiarazioni

(Marco Baridon, inviato a Vinovo) – Mister Padoin ha parlato dopo la sconfitta della Juve Primavera contro il Borussia Dortmund: tutte le dichiarazioni dopo il match di Youth League.

SULLA PARTITA – «Il primo tempo è stato complicato dal punto di vista della personalità e penso anche della mancanza di coraggio. Siamo venuti a mancare in tanti aspetti e ho rimarcato su questo a fine del primo tempo infatti poi si è vista un’altra squadra. Ho detto ai ragazzi che bisogna ripartire da questo secondo tempo. Penso che ogni partita ci lascia un insegnamento e quello di oggi ci fa capire che le motivazioni vanno sopra tutto: quando una squadra vuole raggiungere un determinato obiettivo deve volerlo davvero. Il primo tempo eravamo molto piatti. Abbiamo trovato delle soluzioni dentro di noi ma non è bastato. Peccato ma probabilmente è giusto così».


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PUGNO E CRAPISTO – «Sull’approccio non avevo dubbi, avevano giocato anche nella Premier League International Cup. È normale che se la squadra non va è difficile dare il loro apporto. Nel secondo tempo si è vista un’altra Juve e loro hanno dato un contributo importantissimo. Sono in Next Gen meritatamente, sono giocatori che hanno sempre l’atteggiamento giusto».

COSA HA DETTO AI RAGAZZI«Io di tecnica e tattica non ne ho proprio parlato. Ho parlato solo delle motivazioni. Se questi ragazzi vogliono fare i calciatori non poteva essere giusto questo atteggiamento ma non ho parlato di tattica. È quello il segreto e la dimostrazione che c’è qualcosa che va oltre alla tecnica: le motivazioni e la voglia di mangiare l’avversaria».

SU ELIMOGHALE«Abbiamo tra le mani un grande talento, un giocatore su cui non dobbiamo avere fretta. Ci sono dei passaggi che non si devono saltare, ora deve focalizzarsi sul lavoro in Primavera e diventare un giocatore importante per poi il salto. È bello giocare contro il Borussia Dortmund che aveva 4/5 2009 e quindi Destiny farà grandi cose ma ci vuole pazienza».

RUOLO DI ALLENATORE – «Le mie sensazioni sono positivi, i risultati non ci stanno dando molta ragione. Mi sarebbe piaciuto partire con altri risultati, mi interrogo ogni giorno su quanto si possa migliorare. Mi piace questa sensazione e speriamo di migliorare sia personalmente che migliorare i ragazzi».

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