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·4 November 2025
Pagelle Juve Sporting: Vlahovic è una forza della natura, Conceicao e Yildiz creano ma…VOTI

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Pagelle Juve Sporting: i voti ai protagonisti del match, valido per la 4ª giornata di Champions League 2025/26
Di Gregorio 6 – Colpito a freddo da Araujo, si allunga ma la conclusione è ben angolata e difficile da neutralizzare. Non ha altre occasioni per riscattarsi, lo Sporting si riaffaccia con scarsi risultati dalle sue parti.
Kalulu 6.5 – Riscatta un posizionamento non perfetto sul gol di Araujo, che prende forma dal suo binario, crescendo in termini di solidità con lo scorrere delle lancette. Buone chiusure, soffre poco dal suo versante di gioco. Quasi assist nel finale a David.
Gatti 6 – Non proprio precisissimo nei disimpegni e negli interventi. Non commette grandi sbavature, però sia nell’impostazione sia nei duelli – a terra e aerei – qualche patema lo avverte.
Koopmeiners 6 – Confermato nel ruolo di braccetto sinistro. La differenza con Cremona è che ha meno respiro per impostare: il pressing alto dello Sporting maschera tanto la sua visione di gioco, inducendolo a prendere poco in mano le chiavi della regia di playmaker.
McKennie 6 – Recupera qualche buon pallone nel primo tempo ma è completamente in ombra in fase offensiva. Più centrale nella ripresa, in cui garantisce equilibrio in mediana.
Locatelli 6 – Come per Koopmeiners, c’è poco spazio per ragionare – per lui però in cabina di regia. Smista qualche pallone, senza però un peso specifico notevole nelle giocate. Meriti – grandi meriti – del lavoro ad oscurare di Hjulmand. Dall’82’ Miretti SV.
Thuram 6 – Sotto porta da rivedere notevolmente: ha una grande chance tra i piedi ma spara in curva da buona posizione. Accende la partita con il filtrante decisivo per il gol di Vlahovic, ma la condizione migliore è ancora da ritrovare: quel polpaccio gli ha dato noia negli ultimi giorni, fatica ad essere continuo nei 70′. Dal 71′ Kostic 6 – Mancino velenoso per l’assalto finale.
Cambiaso 6.5 – Il filo diretto Cambiaso-Vlahovic funziona bene – soprattutto nei primi 45′. Tanta spinta dell’esterno, spina nel fianco per Vagiannidis. Un punto a suo favore è che anche difensivamente ha retto, tornando tanto per dare una mano in copertura a Koopmeiners.
Conceicao 6.5 – La mossa a sorpresa di Spalletti dal primo minuto. Per dare imprevedibilità e scardinare la solida difesa portoghese. I presupposti sono giusti, e lo stesso Chico ha un buon impatto sul match: sterza come sempre, il copione non cambia. Non sempre concreto nei metri finali, e anche qui il copione non cambia. Dal 71′ Zhegrova 6 – Pronti-via e fa impazzire Hjulmand. Buon dribbling e cambio di passo, non sempre è precisa la sua giocata.
Yildiz 6.5 – Kenan ama interpretare a modo suo quella posizione, secondo Spalletti. E si vede dal modo di svariare e dal cercare tanto la luce delle giocate che vuole essere il centro di gravità offensivo di questa Juve. Più passano i minuti e più ingrana, diventando l’arma principale nell’arsenale di Spalletti nella ripresa. Dall’86’ David SV.
Vlahovic 7 – È una forza della natura nel primo tempo. Qualsiasi cosa transiti dalle sue parti lo gira verso la porta: impressionante la fame, quella vera, nel provare a trasformare in oro ogni pallone. Con uno ci riesce, da grande attaccante qual è: leader ritrovato, prende per mano la squadra e alza i decibel dei tifosi spronando lo Stadium. Dall’82’ Adzic SV.
All. Spalletti 6 – Gol a freddo, peccato. Perché poi il copione della partita vede la sua Juve in grande proiezione offensiva e meritevole di aver reagito da squadra vera.
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