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·7 May 2025
💪 Palladino: “Col Betis dovremo fare come l’Inter! Cataldi out e la scelta su Dodô”

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·7 May 2025
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del ritorno della semifinale di Conference League contro il Real Betis, Raffaele Palladino, tecnico della Fiorentina, ha toccato numerosi temi oltre al fresco rinnovo di contratto con la Viola. Ecco quanto ripreso da TMW:
La Fiorentina ha esteso il suo contratto fino al 2027. Come valuta questa mossa, alla vigilia di una partita così importante? Per lei sarà la più importante in carriera? “E’ stata una sorpresa anche per me, me l’ha comunicato il presidente Commisso mezz’ora fa ed è stato bello e piacevole, motivo di orgoglio e grande fiducia dimostrata da lui e dalla famiglia. Ringrazio anche i direttori Ferrari, Pradè e Goretti, abbiamo fatto un percorso insieme a loro e sento la stima della società con questo rinnovo. Io e il mio staff abbiamo una responsabilità in più che ci stimola a portare la Fiorentina più in alto possibile, già da domani. Sarà difficile ma proveremo con tutte le nostre forze ed energie a prendere la finale, dando tutto dall’inizio alla fine”.
Cosa cambiare rispetto all’andata? “Abbiamo studiato quella partita, è stata comunque ottima in uno stadio difficile e contro un avversario di valore. Possiamo fare meglio, tecnicamente e nelle scelte finali. Abbiamo sbagliato cose che di solito non sbagliamo, però la squadra è carica e sta bene. Sono sicuro che domani saremo 22mila tifosi più venti calciatori, tutti contro il Betis. Dovrà essere quella l’arma in più”.
L’Inter vi può dare ispirazione? “Voglio fare i complimenti all’Inter, è stata una bella partita, fatta con grande spirito e coraggio. Resterà nella mente di tutti noi italiani… La cosa che mi ha colpito è averli visti stremati, con anche problemi fisici, ma senza mollare fino alla mano. Dovremo farlo anche noi domani, sudando la maglia dal primo all’ultimo secondo. La finale è nelle nostre possibilità e un’ambizione, se gli altri saranno più bravi lo accetteremo ma dando battaglia”.
Dove si gioca questa partita? “Domani dobbiamo partire forte e far capire subito agli avversari l’impronta che vogliamo dare alla partita. Come stiamo facendo nelle ultime partite, abbiamo un fuoco dentro e lo mettiamo in campo. Così dobbiamo fare anche domani, pur rimanendo attenti ai dettagli. La partita si può sbloccare anche nel secondo tempo, serve maturità per capire i momenti. La sfida si gioca nelle due fasi, possesso e non: dobbiamo essere perfetti. E domenica (la sconfitta con la Roma, ndr) ci insegna che non sempre chi gioca meglio vince”.
Ora la Conference è il vero obiettivo? “Adesso pensiamo a domani, da venerdì di nuovo il campionato. Ci sono ancora 9 punti, vogliamo essere competitivi sia in coppa che in campionato”.
Dodo e Cataldi come stanno? “Dodo sta bene, si allena con la squadra da qualche giorno. Cataldi giovedì scorso ha avuto un risentimento muscolare e non sarà a disposizione”.
Ha pensato a come sostituire Cataldi? “Lì abbiamo diversi possibili giocatori: Mandragora, Adli e Fagioli possono fare il play, abbiamo diverse mezzali e anche Richardson ha fatto una buona partita domenica. Ho Folorunsho che può fare sia esterno che mezzala… Ho provato varie soluzioni, cercherò di schierare la formazione migliore. Vorrei dirvi chi gioca ma non sveliamo niente per non dare vantaggi”.
Si aspetta Lo Celso titolare nel Betis? “Conosciamo la qualità e i valori del Betis. Individualmente sono molto forti, all’andata ci hanno messo in difficoltà ma sapevamo che in transizione hanno giocatori che saltano l’uomo. Dobbiamo starci attenti, ci abbiamo lavorato tanto: servirà attenzione massima nei duelli, al di là di chi gioca. Dite Lo Celso, ma ci aspettiamo anche che possano cambiare”.
Che corde ha toccato? “Serve maturità , bisogna capire i momenti e che la partita si può sbloccare in ogni momento e si potrebbe pure andare ai supplementari. Dobbiamo avere mentalità e fiducia in noi stessi: puoi anche prendere gol, la partita di ieri dell’Inter dimostra che non è mai finita. Sento un senso di responsabilità verso questi ragazzi. Dal primo giorno in cui sono entrato nello spogliatoio mi hanno parlato della loro voglia di rivalsa per la finale persa e in questi giorni non ho dormito per preparare questa partita. Ci tengo, per loro, ad arrivare in finale”.
Darebbe percentuali sul passaggio del turno? “Avendo un gol di svantaggio partiremo sfavoriti e dovremo fare la remuntada. La nostra percentuale è minore, ma noi nelle difficoltà siamo sempre venuti fuori. Quasi mi piace, così come alla squadra, partire con una certa difficoltà . Ce la metteremo tutta, i ragazzi daranno il meglio di loro stessi. Bello giocarsi il passaggio in finale, è indubbiamente la partita più importante della mia carriera, ma si parla di un club intero e delle sue ambizioni, così come quelle dei tifosi. Sono tutti in fibrillazione per domani, io non vedo l’ora”.
Esiste il rischio di arrivare troppo carichi? “Nel calcio l’equilibrio è importante e il nostro in questo momento è ottimo. Non facciamoci prendere da ansia o foga, attenzione massima ai particolari e rispetto degli avversari, cercando di metterli in difficoltà con gioco ed energia”.
C’è il rammarico di avere lo stadio a capienza ridotta? “Il Franchi strapieno è tanta roba, dispiace non averlo con tutti i tifosi. Però sappiamo che i 22mila di domani si faranno sentire e per noi saranno una spinta incredibile, da dodicesimo uomo. I nostri tifosi non sono mai mancati, né in casa né fuori, e noi li ringraziamo”.