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·25 October 2025
Paolo Rossi difende l’attacco della Juventus: «Non si può dire che sia scarso, e vi spiego il perchè con questi dati» – VIDEO

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Un attacco che non segna, tre centravanti pagati a peso d’oro che faticano a incidere e una campagna acquisti finita sul banco degli imputati. Il momento difficile della Juventus passa inevitabilmente dalle polveri bagnate del suo reparto offensivo. Ma c’è chi non ci sta a etichettare come “bidoni” giocatori dal potenziale enorme. Il giornalista Paolo Rossi, nel suo consueto commento, ha difeso a spada tratta le scelte estive, sottolineando come, numeri alla mano, l’attacco bianconero sia tutt’altro che scarso.
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L’analisi del giornalista parte da una constatazione amara ma onesta: al momento, il tridente offensivo della Juventus non sta funzionando. Ognuno dei tre bomber ha i suoi problemi specifici e Igor Tudor non è ancora riuscito a trovare la chiave per sbloccarli.
IL QUADRO ATTUALE – «La Juve ha Vlahovic che non segna, ha Openda che tira male a David che prende falli. Questo in questo momento è il quadro nostro, di tutti e tre non riusciamo a trovare la chiave.»
Tuttavia, secondo Rossi, passare da questa difficoltà attuale a una bocciatura totale del mercato Juve sarebbe un errore gravissimo. A supporto della sua tesi, il giornalista cita una statistica pubblicata da La Gazzetta dello Sport che fotografa il valore assoluto degli attaccanti bianconeri nel panorama europeo.
I NUMERI CHE DIFENDONO LE SCELTE – «E però la Gazzetta dello Sport pubblica una tabella nella quale dice: sapete chi sono gli attaccanti nati dal 2000 in poi che hanno segnato di più in Europa? Ovviamente primo Haaland 305 reti alle sue spalle. Il secondo è David 184, il terzo e Julian Alvarez. Il quarto è Vinicius, quinti e sesti Vlahovic e Openda.»
Questi dati, per Rossi, sono la prova che la Juventus ha investito su giocatori di altissimo livello, tra i migliori della loro generazione. Criticare la campagna acquisti a priori, dunque, è ingiusto. È facile giudicare con il senno di poi, ma al momento della scelta, considerando i budget a disposizione e le alternative sul mercato (escludendo nomi irraggiungibili), le decisioni prese avevano una logica solida.
LA DIFFICOLTÀ DI SCEGLIERE PRIMA – «Cioè quando si dice “ah! ma la Juve ha sbagliato la campagna acquisti eccetera eccetera” ma mi dite chi si poteva andare a prendere tanto di meglio a quelle cifre? Io non voglio difendere quello che abbiamo fatto però voglio difendere l’idea che parlare prima non è facile, parlare dopo è la cosa più logica del mondo, dire openda è un bidone dopo che lo vedo che non tira in porta o tira male è facile, ma quando devo comprarlo ho un budget e devo andare a cercare certi giocatori openda le cifre ti dicevano che era uno di quelli di maggiore garanzia. Ovvio che tolgo da questo contesto gente appunto da 80 milioni come Gyokeres per intenderci.»
La conclusione di Rossi è un invito alla calma e alla riflessione: l’attacco della Juventus ha un potenziale enorme, confermato dai numeri. Il problema, dunque, non è la qualità dei giocatori, ma la capacità di metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio.
NON È UN ATTACCO SCARSO – «Questo per dire che davvero e non dobbiamo dimenticarci di questo io credo che non si possa dire che l’attacco della Juve è un attacco scarso».
La palla passa dunque a Igor Tudor: sta a lui trovare la “chiave” per sbloccare i suoi bomber e trasformare un attacco potenzialmente devastante in una macchina da gol. I giocatori ci sono, ora serve il gioco.









































