Inter News 24
·4 February 2025
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Il pareggio in extremis nel derby contro il Milan, l’arrivo di Zalewski e l’analisi del calciomercato invernale. Di questo e molto altro abbiamo parlato con il noto giornalista, Giuseppe Pastore, intervistato in esclusiva da noi di InterNews24. Ecco le sue parole:
Bentrovato Giuseppe, parliamo subito del derby di Milano terminato 1-1. Che idea si è fatto del match? Demeriti dell’Inter o buona partita del Milan?«Punteggio che arriva dopo una lunga serie di episodi, come successo anche in Supercoppa e come spesso succede in queste gare. A meritare più la vittoria sarebbe stata l’Inter, perché la ripresa si è giocata a senso unico, ma soprattutto perché il Milan ha avuto problemi dal punto di vista degli uomini da schierare. I cinque cambi del MIlan la dicono lunga sulla difficoltà , soprattutto per i problemi a centrocampo. Il pareggio dunque soddisfa più i rossoneri rispetto all’Inter. I nerazzurri devono però rimproverarsi un approccio molle alla partita. È la terza volta quest’anno in cui escono male dei blocchi in un derby, cosa che non era mai successa prima. Il Milan è stato guardingo e prudente, con un ritmo basso, quasi portoghese e l’Inter si è adattata per un tempo al loro gioco, senza mai creare pericoli a Maignan. Conceicao ha incartato per un tempo i nerazzurri, poi nel secondo la squadra di Inzaghi ha approfittato di questo atteggiamento nel voler difendere l’1-0 e anche con la qualità dei cambi, vedi Zalewski, Bisseck e Frattesi, è riuscita poi a trovare il pari più che meritatamente»
Esordio importante per il neo arrivato, Nicola Zalewski, autore dell’assist decisivo per il gol di De Vrij. Cosa si aspetta dall’esterno polacco? Può essere l’esperienza giusta quella in nerazzurro?«Negli ultimi due anni sappiamo che ci sono stati due Zalewski: quello della Nazionale Polacca e quello visto in campo con la Roma, che ha faticato ad esprimersi per le pressioni della piazza talvolta opprimente. I giallorossi sperano che torni indietro e faccia vedere quello che è riuscito a mostrare in quel quarto d’ora con la maglia nerazzurra, che è soltanto un trailer della sua esperienza all’Inter, ma abbiamo visto un giocatore molto presente a livello di reattività mentale. Entrare in un derby cosi, con quella pressione addosso ed essere subito pronto, soprattutto nell’assist per il gol di De Vrij, giocata di grande livello, ci dimostra che è un giocatore con attitudine altamente positiva. Poi il resto non lo sappiamo ancora, però l’inizio mi sembra incoraggiante. Difficilmente troverà tanto spazio, perché ha davanti Dimarco e Carlos Augusto, ma è un’alternativa. Ha fatto comunque più di quanto fatto in un anno da Buchanan. Mi sembra il modo ideale di iniziare una nuova avventura.»
Inter, che oltre a Zalewski, ha chiuso con la Dinamo Zagabria per il classe 2003, Petar Sucic, che arriverà a giugno. Conosce il giocatore? Ce ne saprebbe parlare meglio?«Non lo conosco benissimo, da non confondere con Luka Sucic, leggermente più costoso. Mi sembra che sia un giocatore con cui l’Inter tenta di affrontare una sorta di decadimento dei centrocampisti più avanti con l’età, come Mkhitaryan. Chiaramente non ci si può aspettare che faccia subito il titolare, però è uno dei prospetti dal bacino calcistico in linea con la disponibilità economica dell’Inter, per anticipare anche i tempi.. Poi da li i nerazzurri hanno pescato sempre bene in passato, a centrocampo soprattutto. E’ un acquisto interessante, poi l’adattabilità al calcio italiano è da vedere. Non è per tutti passare dal campionato croato alla Serie A. Si vedrà. »
Calciomercato che si è chiuso questa notte. Quale squadra secondo lei si è mossa meglio tra le rivali dei nerazzurri?«Curiosamente le due prime rivali dell’Inter si sono indebolite secondo me: il Napoli ha sostituto Kvara con Okafor, dopo un mercato in cui sono stati accostati giocatori come Garnacho e Adeyemi. Un piccolo autogol per la squadra di Conte. L’Atalanta avrebbe avuto bisogno di intervenire in difesa: ha comprato Maldini, ha comprato Posch, ma dietro è contatissima ed è una squadra che sta vivendo un momento di nervosismo, visto anche le ultime dichiarazioni di Gasperini, soprattutto dopo la vicenda Scamacca, giocatore che rientra e si fa male, che per me sarà un tema che scatenerà tensione. Leggermente dietro si son mosse le squadre che hanno sbagliato in estate, Milan e Juve. I rossoneri hanno ammesso di aver sbagliato il mercato estivo , perchè Morata è andato via, han preso un terzino destro dopo l’acquisto di Emerson Royal, mentre i bianconeri si stanno muovendo in maniera confusa, apparte Kolo Muani, sono arrivati giocatori in difesa come Veiga, Kelly, che sicuramente non sono prospetti che sposteranno gli equilibri, ma rinforzano la difesa, visto gli infortuni di Bremer e Cabal. I rossoneri hanno gettato una base per l’anno prossimo, a patto che gli acquisti invernali impattino come si spera nell’immediato, vedi i vari Gimenez e Joao Felix, anche se in prestito. Si tratta di giocatori che devono essere pronti subito. Sarà comunque una bella sfida per Conceicao»
Domanda secca, la sua favorita per lo Scudetto?«Io continuo a dire Napoli. L’Inter è più forte, non c’è dubbio, ma avranno più partite. La squadra di Conte ne avrà solo 15 e se avesse sostituto in maniera più efficace Kvaratkshelia, sarei ancora più convinto. Dopo il pareggio con la Roma, si son comunque tolti dal calendario Atalanta, Juve e appunto i giallorossi, squadre che l’Inter deve ancora affrontare. Poi c’è la gara di giovedì, contro una Fiorentina in ripresa, che i nerazzurri dovranno affrontare due volte. Penso comunque che il Napoli abbia un 2% in più, direi a questo punto un 51-49 , anche perché gli azzurri hanno un calendario a loro favore.»
Infine, una chiosa sulla Nazionale di Spalletti. Siamo secondo lei sulla strada giusta per rialzarsi dopo la delusione dell’Europeo?«A me ha sorpreso il modo in cui Spalletti si è rialzato dopo l’Europeo. Lui avrà sicuramente commesso ed ammesso errori durante la rassegna europea. L’Italia ha fatto un’ottima Nations League, non solo nei risultati, ma anche nel modo di stare in campo. Non ho grande interesse nel quarto di finale con la Germania, se lo vinciamo ovviamente è meglio, ma l’obiettivo di tutti è già nel girone per andare ai Mondiali. L’Italia ha una base ottima fino al centrocampo, poi in attacco dobbiamo fare dei discorsi: abbiamo due giocatori come Retegui e Kean che stanno facendo benissimo in campionato. Non riesco a pensare che questa rosa sia inferiore alla Norvegia o alla Slovacchia. Ci vuole testa, calma e l’atteggiamento giusto. Spalletti ha imparato molto dagli errori dell’Europei, anche grazie al blocco Inter che garantisce una freddezza ed un’esperienza nei momenti più difficile, che forse ci è mancata tre anni fa. Un’ossatura formata da giocatori nel pieno della loro carriera»
Si ringrazia Giuseppe Pastore per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista.