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Inter News 24

·27 August 2025

Pio Esposito: «Il gol al River un’emozione unica, ringrazio Chivu per la fiducia»

Article image:Pio Esposito: «Il gol al River un’emozione unica, ringrazio Chivu per la fiducia»

Pio Esposito si racconta: dall’infanzia a Castellamare di Stabia all’Inter, fino al primo gol con la prima squadra. «Il numero 94 è la dedica al mio quartiere»

Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005 dell’Inter, ha ripercorso i momenti più importanti della sua giovane carriera nel format On Board promosso da Betsson Sport. L’attaccante nerazzurro ha parlato delle sue origini, del rapporto con i fratelli e delle emozioni legate al primo gol segnato con la maglia della Beneamata contro il River Plate.

«Sono legato a Castellamare di Stabia e non dimenticherò mai le mie origini. È la città dove sono nato e in cui ho vissuto fino a sei anni, poi mi sono trasferito a Brescia con la mia famiglia per inseguire il sogno calcistico con i miei fratelli. Tutti e tre abbiamo avuto la stessa passione che ci ha trasmesso nostro padre. Con Salvatore ho condiviso due anni a La Spezia, è normale che ci siano state discussioni vivendo insieme ogni giorno. Con Sebastiano invece mi trovo benissimo e ci confrontiamo sempre sulle nostre stagioni. Ci aiutiamo a vicenda per andare più forti».


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Pio Esposito e l’Inter: «Chivu mi ha fatto crescere»

Il giovane attaccante ha ricordato anche il percorso nelle giovanili dell’Inter: «Sono arrivato all’età di nove anni, ricordo ancora il gol al Torino in un torneo a Comacchio. Ci tengo a salutare mister Davide Agiu, che mi ha trasmesso i principi del club. Diceva spesso che quando sei all’Inter sei nell’élite, e ci ha insegnato la mentalità vincente. Poi con Cristian Chivu ho avuto la fascia di capitano in Under 19: mi ha responsabilizzato e fatto diventare grande. Non smetterò mai di ringraziarlo».

Il gol al River Plate e i sogni futuri

Parlando del suo ritorno a vestire la maglia nerazzurra, Esposito ha confessato: «Fatico ancora a realizzare il gol contro il River Plate, l’emozione era fortissima e nell’esultanza ero quasi spaesato. Il numero 94 che porto sulle spalle è la dedica al mio rione di Castellamare, al campetto dove sono cresciuto con i miei fratelli. Ora sogno di realizzare con le mie mani un altro obiettivo: vestire la maglia della Nazionale».

Parole che raccontano il percorso di un talento cresciuto passo dopo passo, pronto a scrivere nuove pagine della sua storia con la maglia dell’Inter per la prima volta in Serie A.

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