Inter News 24
·22 October 2025
Pio Esposito Inter, l’attaccante va dritto come un treno! L’impeto con l’Union SG e la reazione agli errori: mentre i tifosi delle squadre rivali ironizzano, lui…

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“Pio Esposito living his dream”. Potrebbe essere questo il titolo della serie tv sulla sua carriera, un susseguirsi impressionante di prime volte. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, il percorso del giovane attaccante dell’Inter è una scalata continua. Dal debutto tra i grandi nel Mondiale per Club a giugno, al primo gol contro il River Plate, passando per l’esordio in Serie A, la prima chiamata in Nazionale maggiore con Gennaro Gattuso, la prima da titolare in Champions League ad Amsterdam, il primo sigillo in campionato a Cagliari (contro il fratello Sebastiano) e la prima rete in azzurro in Estonia. Ieri sera, a Bruxelles, è arrivata l’ultima perla: il primo, attesissimo, gol in Champions League, l’unica competizione che definisce i veri campioni.
Attorno a Esposito c’è un’attesa quasi messianica, forse a tratti esagerata, che a volte sembra pesare sulle sue spalle. La voglia di spaccare il mondo e ripagare le aspettative lo porta, talvolta, a peccare di foga, come dimostrano un paio di occasioni clamorose sprecate anche contro l’Union Saint-Gilloise. Ma la forza del ragazzo sta nella reazione: a Bruxelles ha prima servito un assist geniale al capitano Lautaro Martínez per il gol del 2-0, dimostrando una visione di gioco superiore (anziché tirare d’istinto), e poi, nella ripresa, ha trovato la via della rete su passaggio di Ange-Yoan Bonny, cancellando gli errori precedenti. La “connection del futuro” con il francese, tanto attesa, si è vista nel migliore dei modi.
Le ironie dei tifosi avversari sui social non scalfiscono la realtà: Francesco Pio Esposito è un patrimonio del calcio italiano. Il suo primo gol in Champions League è arrivato a 20 anni e 115 giorni, un dato che lo proietta al terzo posto nella classifica dei marcatori più giovani della storia della Beneamata nella competizione, dietro soltanto a mostri sacri come Mario Balotelli e Obafemi Martins. La speranza, condivisa da tutto l’ambiente nerazzurro e non solo, è che questo talento possa continuare a crescere senza perdersi, diventando quel centravanti che l’Italia aspetta. Bruxelles è stata solo un’altra tappa del suo viaggio.


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