Cagliarinews24
·12 September 2025
Pisacane: «Vogliamo una forte identità, un DNA ben preciso. La salvezza è l’obiettivo minimo»

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·12 September 2025
Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, è stato intervistato sul canale YouTube della Serie A. Il tecnico rossoblù ha parlato delle sue aspettative e dei suoi obiettivi per questa nuova stagione. Di seguito le sue parole:
LA PANCHINA DELLA PRIMA SQUADRA – «Nella vita, come nel calcio, le occasioni arrivano quando si è pronti. Forse non me l’aspettavo, però ho sempre lavorato per farmi trovare pronto».
IL MODULO PREFERITO – «Il mio modulo preferito non è il 4-3-3, sicuramente. Il modulo oggi è un concetto superato. Ci piace mettere i ragazzi nelle condizioni di esprimere le loro qualità nel miglior modo possibile. Poi non penso sia tanto il modulo a influire come attaccheremo, ma piuttosto come vogliamo difendere. Cerchiamo di portare la squadra a difendere con un assetto e ad offendere con un altro. Per cui, la cosa importante è capire le caratteristiche dei giocatori per farli rendere al meglio».
I PRINCIPI DI GIOCO – «L’idea è quella di dominare il gioco: piace comunque avere il pieno possesso del pallone. Ma poi penso che la qualità principale sia adattarsi alle caratteristiche dei giocatori che ti ritrovi in rosa».
DIVERSI ADDII IMPORTANTI – «Sicuramente sono andati via giocatori che hanno dato un contributo importante negli ultimi due anni, come Makoumbou. Ma sono arrivati calciatori che secondo noi possono dare tanto in questa stagione. Penso a Folorunsho, a Mazzitelli. Parto da lì, anche se la maggior parte delle entrate riguardano il reparto offensivo».
I MOTIVI DIETRO AGLI ACQUISTI – «Abbiamo scelto calciatori dalle buone qualità, ma anche con grandissima mentalità. Pensiamo possano crescere in un contesto giusto, dove possono essere anche responsabilizzati. Penso ad Esposito, a Kilicsoy, a Folorunsho, che è un giocatore che arriva con un’ambizione altissima, quella di riprendersi la Nazionale. Siamo felici di questi ragazzi, perché pensiamo possa essere il posto giusto per loro».
LE RICHIESTE ALLA SQUADRA – «Ho chiesto da subito una forte identità: ogni luogo ha la sua storia, ogni club deve avere un DNA ben preciso. Noi, attraverso dei senatori che stanno qui da tempo e che possono mettere gli altri nelle condizioni di capire cosa serve, abbiamo bisogno di creare una fortissima identità. Questo è l’aspetto primario su cui stiamo lavorando: infondere nella squadra senso di appartenenza e identità. Se a questo aggiungiamo compattezza, coraggio e intensità, penso che faremo un buon lavoro».
DEIOLA – «Alessandro è un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Un ragazzo sardo, che sa come e cosa ci vuole per indossare questa maglia. Ha dato disponibilità, permettendoci di valutarlo in più posizioni: ad esempio come centrale destro in una difesa a tre, o centrale in una difesa a tre. Cresce lì, per cui non è una cosa che ci siamo inventati dalla sera alla mattina. Lo abbiamo pensato nel breve periodo vista la carenza di giocatori in quel reparto, ed è una scelta che ci dà alternative per il futuro, sicuramente».
L’OBIETTIVO MINIMO – «La salvezza è l’obiettivo minimo. Ma lo vogliamo fare costruendo un’identità chiara, e facendo una grande fusione tra club e ambiente.».