Poggi: «Prestazione pessima, da parecchi anni la società non esiste, non si è presentata allo stadio. Coda? Dico questo» | OneFootball

Il tecnico Guido Poggi ha analizzato accuratamente il match andato in scena tra la Sampdoria e il Catanzaro. Le riflessioni

Nella giornata di ieri, la Sampdoria ha pareggiato 0-0 contro il Catanzaro al Ferraris nella 6ª giornata del campionato di Serie BKT 2025/26. Nonostante l’impegno dei blucerchiati, nessuna delle due squadre è riuscita a sbloccare la partita. Il risultato finale premia in parte gli ospiti, ma è comunque un altro punto guadagnato per i blucerchiati, anche se l’obiettivo della squadra di Massimo Donati era quello di ottenere i tre punti. Il Doria non è riuscito a finalizzare le occasioni create, mostrando alcune difficoltà sotto porta.

Le parole di Guido Poggi sul pareggio

Il tecnico Guido Poggi, ospite di Stadio Gol su Telenord, ha analizzato la gara, commentando la prestazione delle due squadre e sottolineando la difficoltà nel riuscire a sbloccare la partita. Nonostante il pareggio, Poggi ha rimarcato che il punto è importante, ma la Sampdoria dovrà lavorare per essere più incisiva nelle prossime gare. Le sue dichiarazioni qui sotto:

«Prestazione pessima, da parecchi anni la società non esiste, non si è presentata allo stadio, stavolta per ragioni di ordine pubblico così funziona in Italia. La scelta dell’allenatore doveva essere la base di partenza di quest’anno, la conferma di Evani e Lombardo non c’è stata in maniera clamorosa, assurda, era la prima scelta ovvia che doveva essere fatta, lo meritavano, ci hanno messo la faccia, solo per l’amore verso la Sampdoria e verso di loro non c’è stata nemmeno riconoscenza. I giocatori sono mediocri, la difesa è peggiorata con i meno peggio che se ne sono andati, i centrocampisti sono tanti, ma il reparto è imbarazzante, quello che è più evidente è la totale assenza di attaccanti, io farei giocare sempre Coda perché le occasioni le butta dentro, ma sembra davvero sulla via del tramonto, fa fatica a fare movimento».

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