Calcionews24
·14 December 2025
Proprietà Juventus, trattativa complicata per Tether. Exor respinge ad unanimità l’offerta da 1.1 miliardi per il club. La Gazzetta dello Sport rivela un dettaglio decisivo!

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·14 December 2025

La famiglia Agnelli conferma la propria linea storica e respinge ancora una volta ogni ipotesi di cessione della Juventus. Il Consiglio di Amministrazione di Exor ha bocciato all’unanimità l’offerta vincolante presentata da Tether, con una reazione che La Gazzetta dello Sport ha definito «forse ancora più piccata» rispetto a precedenti tentativi. Alla base del rifiuto non c’è soltanto una questione identitaria, ma soprattutto una valutazione economica ritenuta insufficiente.
LA VALUTAZIONE PROPOSTA DA TETHER – «L’offerta aveva messo nero su bianco il prezzo, ma la valutazione è risultata nettamente inferiore alle stime reali dell’industria calcistica».
Nel dettaglio, la proposta di Tether prevedeva:
Numeri che, pur apparendo interessanti se rapportati all’attuale capitalizzazione di Borsa (circa 915 milioni), risultano molto distanti dalle valutazioni di mercato della Juventus secondo i principali analisti del settore.
LE STIME REALI DEL MERCATO – «La Juventus ha un valore potenziale ben superiore, anche tenendo conto delle recenti stagioni senza coppe europee».
I principali riferimenti del settore indicano infatti cifre ben diverse:
A rafforzare questa lettura ci sono anche i precedenti internazionali, come la vendita del Chelsea per 2,9 miliardi nel 2022 o la valutazione del Manchester United attorno ai 5 miliardi nel 2024, che mostrano una netta crescita dei valori dei top club.
L’ANALISI DI ANDREA SARTORI (FOOTBALL BENCHMARK) – «L’offerta iniziale di Tether, oserei dire di natura tattica, è relativamente bassa ma ha avuto la funzione di catalizzare l’attenzione di tifosi e media».
Il CEO di Football Benchmark evidenzia come sulla Juventus pesi una forte componente emozionale, trattandosi di un vero e proprio trophy asset nelle mani della stessa famiglia da 102 anni.
LA SOGLIA PSICOLOGICA – «A mio avviso, potrebbe esistere una soglia psicologica oltre i 2 miliardi sulla quale si potrebbe realisticamente avviare una discussione tra le parti».
Una cifra che spiega il rifiuto immediato di Exor: sotto quella soglia, la Juventus non è in vendita. La risposta a Tether, dunque, non è solo una questione di principio, ma il riflesso di una valutazione economica e strategica che la proprietà considera non negoziabile.
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