PSV Napoli: le 3 cose che non hai notato sulla sfida del Philips Stadium | OneFootball

PSV Napoli: le 3 cose che non hai notato sulla sfida del Philips Stadium | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·21 October 2025

PSV Napoli: le 3 cose che non hai notato sulla sfida del Philips Stadium

Article image:PSV Napoli: le 3 cose che non hai notato sulla sfida del Philips Stadium

Tre curiosità sulla sfida PSV Napoli, partita valida per la terza giornata di Champions League 2024/2025

La pesante sconfitta del Napoli 6-2 contro il PSV ha messo in luce molti problemi e ha esaltato le virtù degli olandesi. Ma al di là delle prestazioni individuali e del risultato eclatante, ci sono alcuni dettagli, forse meno appariscenti, che meritano un approfondimento per capire meglio la dinamica della partita e le sfumature tattiche.

  • IL “RITMO” PSV E LA FRENESIA DI SCHOUTEN. Se da un lato il PSV ha dimostrato una notevole rapidità nel palleggio e nella manovra, spinto dal pubblico casalingo, c’è stato un piccolo episodio che ne ha rivelato la mentalità aggressiva ma a tratti fin troppo frettolosa. Sul 2-1, il centrocampista Schouten ha battuto una punizione con eccessiva celerità, venendo bloccato dall’arbitro. Questo gesto, pur essendo un’inezia, evidenzia la volontà degli olandesi di sfruttare ogni singolo momento di euforia, forse a discapito della lucidità in alcune situazioni. Un’aggressività contagiosa, che a gioco lungo ha pagato e non poco.
  • IL CAMBIAMENTO DI POSIZIONE DI LUCCA NEI CORNER OFFENSIVI DEL NAPOLI. Nonostante la prestazione complessivamente negativa e l’espulsione, si è notato un dettaglio tattico interessante nelle rare sortite offensive del Napoli. Lucca, attaccante tradizionalmente più abituato a presidiare l’area, è stato bravo a occupare uno spazio inusuale sul primo palo nei corner battuti da Politano. Questo suggerisce una direttiva specifica di Conte per cercare soluzioni diverse sulle palle inattive, forse per sfruttare il fisico di Lucca in movimenti a liberare l’area o a spizzare per un compagno. Un tentativo di innovazione che, nella disarmante serata azzurra, è rimasto purtroppo isolato e inefficace.
  • IL PALLEGGIO DEL PSV. Nella prima mezz’ora di gioco, prima che la partita si sbloccasse e il Napoli crollasse, il PSV ha mostrato una fase di possesso palla molto fluida e con tanti scambi di prima. Nonostante il Napoli fosse attento e aggressivo nei raddoppi (come su Mauro Junior), gli olandesi riuscivano a far girare il pallone abbastanza velocemente e con intensità. Questo non si è tradotto immediatamente in gol, ma ha denotato una chiara intenzione tattica di Bosz di controllare il gioco attraverso il palleggio e una fiducia nelle proprie capacità tecniche, gettando le basi per il dominio che sarebbe arrivato in seguito. Un segnale precoce di una superiorità nel palleggio, mascherata inizialmente dall’attenzione difensiva del Napoli.
View publisher imprint