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·12 March 2025

Può essere Berenbruch il vice Zielinski? Inter-Feyenoord dice sì!

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Ieri, in Inter-Feyenoord, esordio in Champions League per Thomas Berenbruch e Matteo Cocchi. Il talentuoso centrocampista del 2005 è entrato con tanta personalità. Complice l’infortunio di Piotr Zielinski, può scalare le gerarchie di Simone Inzaghi?

PEZZO MANCANTE – All’Inter, almeno per un mese e mezzo (o addirittura due), mancherà una casella a centrocampo. Da sei sono diventati cinque: i tre titolari Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu ed Henrikh Mkhitaryan, più le due riserve Davide Frattesi e Kristjan Asllani. Il terzo elemento, Piotr Zielinski, si è appunto fatto male. Ecco perché a Inzaghi nelle prossime settimane mancherà un pezzetto del suo dettagliato puzzle. Ma come, il mister piacentino, che ieri ha raggiunto le 200 presenze sulla panchina dell’Inter, può ovviare a tale problema? Una risposta c’è: Thomas Berenbruch. Ieri sera, il classe 2005 ha esordito in Champions League, facendolo insieme al 2007 Matteo Cocchi. Il centrocampista, rispetto al più giovane compagno, ha dimostrato di avere già grande personalità facendosi vedere tante volte nell’area di rigore del Feyenoord e attaccando lo spazio senza timori referenziali. Il talento, quello, rimane indiscutibile e la stagione con l’Inter Primavera, tra campionato e Youth League (la Champions League dei più piccoli) lo dimostra: undici gol e quattro assist in ventotto presenze complessive. Insomma, è un centrocampista che vede la porta.


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Berenbruch carta per Inzaghi? Inter, perché non puntarci?!

PROVARCI – Se la strada, professata anche dalla società, è quella della linea verde perché allora non iniziare a farlo già valorizzando il proprio settore giovanile? Da qui al termine della stagione mancano due mesi abbondanti e l’infortunio di Zielinski toglie, per forza di cose, una pedina importante in mezzo al campo. Un elemento fondamentale nelle rotazioni. Certo, Berenbruch non avrà ancora l’esperienza del centrocampista polacco e dovrà crescere ancora sia tatticamente che tecnicamente, ma le basi ci sono. Iniziare a puntarci, magari centellinandolo inizialmente potrebbe essere una buona soluzione. Vero, lo stesso Inzaghi, sabato sera col Monza, ha già provato Joaquin Correa nel ruolo di mezzala. Ma parliamo pur sempre di un giocatore, in primis fuori ruolo, e poi storicamente discontinuo. Senza tralasciare il fatto, che a differenza di Berenbruch, non ha futuribilità all’Inter (in estate andrà via). Il baby talento milanese da padre tedesco può contribuire alla causa interista. Se i giovani sono bravi, bisogna farli giocare! E Berenbruch lo è.

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