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Alessio D'errico·9 June 2025
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Alessio D'errico·9 June 2025
L'Italia è chiamata ad affrontare un nuovo scossone dopo l'esonero di Luciano Spalletti. Il CT chiuderà l'avventura sfidando la Moldova e poi per la Nazionale si aprirà un nuovo ciclo.
Chi è il profilo giusto da cui ripartire? Tra nomi, trattative e suggestioni, proviamo a fare un punto.
I due nomi in auge alle idee della Federazione sono Claudio Ranieri, in pole position, e Stefano Pioli. Sir Claudio ha da poco assunto il nuovo ruolo di consigliere alla Roma e come prima mossa ha lavorato all'ingaggio di Gasperini.
La grandezza umana di Ranieri e la capacità di riunire e compattare ambienti anche disastrati fanno del tecnico di Testaccio il profilo probabilmente ideale. Se allo spessore umano si aggiungono doti tecniche che, al netto dell'età, si sono dimostrate ancora contemporanee e vincenti, ecco spiegato il pressing della FIGC.
Una certezza anche se l'unica esperienza da selezionatore con la Grecia è andata molto male.
L'altro nome è Stefano Pioli, definito per gran parte della carriera un normalizzatore. Proprio un profilo capace di normalizzare le cose potrebbe essere quello giusto ma su Pioli aleggia l'incognita enorme (simile a quella poi verificatasi su Spalletti) di essere allenatore da campo e da tutti i giorni.
Occhio ai profili graditi alla Federazione in relazione al proprio passato glorioso da calciatori con la Nazionale. Il nome di Daniele De Rossi è in orbita Nazionale: DDR ha già preso parte come collaboratore di Mancini alla rassegna vincente dell'Europeo e il suo profilo piace.
Occhio anche a Fabio Cannavaro, a spasso dopo la Dinamo Zagabria e possibile uomo Federazione.
Esperienza o scommessa, su quale strada punterà la FIGC?
📸 Paolo Bruno - 2024 Getty Images