DirettaCalcioMercato
·21 January 2025
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Alla vigilia di Real Madrid-Salisburgo, è stato Kylian Mbappé ad accompagnare Carlo Ancelotti in conferenza stampa.
Dopo un inizio molto complesso in cui ha ricevuto tante critiche, il ‘peggio’ sembra essere passato per Kylian Mbappé. L’attaccante francese nelle ultime tre partite ha realizzato quattro reti, fornendo anche prestazioni di alto livello, come tutti si aspettavo. In conferenza stampa ha toccato diversi temi sulla sua avventura al Real Madrid.
“Sto molto bene. Da un mese… o un mese e mezzo sono stato in un buon momento. Con totale fiducia nel mio gioco e in quello dei miei compagni. E con la mente rivolta a domani, a Salisburgo”.
”Cosa direi a chi mi criticava? Niente, sono tranquillo, tutto quello che è successo è normale. Le persone si aspettavano molto ed è logico che parlino. Ma non la prendo sul personale. Quando giochi bene, parlano bene; e quando giochi male, parlano male. In questo caso, l’importante è essere calmi e concentrati. Con personalità. Sapevo che con il tempo la situazione sarebbe cambiata”.
“A Bilbao ho toccato il fondo”, ho detto. Quanto è andata male in questi primi mesi? Beh… (sospira), è che voglio sempre dare di più, contribuire di più. E quando vedi che non è così, fa male. Sapevo che poteva succedere… un brutto inizio. E proprio a Bilbao ho capito che non potevo fare peggio. Ma allo stesso tempo ho pensato che poteva solo migliorare. Questa era la domanda. E ha cominciato a farlo”.
“Il cambiamento che ho avuto stata più una questione mentale. Fisicamente stavo bene, ero contento del gruppo, ma dovevo dare di più. Lo sapevo. E dopo Bilbao mi sono detto: “Dai, non sei venuto a Madrid per giocare male”. La situazione è cambiata. A Madrid devi sempre giocare bene… e ora sono pronto”.
“Essere qui è sempre un sogno. Ogni volta che ho la possibilità di giocare qui, sono felice. Anche quando non ho giocato bene, lo sono stato. Era colpa mia, di nessun altro. E ora sto meglio. Sto cercando di imparare la cultura spagnola, un po’ diversa da quella francese, ma ci sto riuscendo. E sto bene. Mi piace la mia vita”.
“Sono il tipo di giocatore che ha bisogno di questa pressione che c’è qui. La sensazione di dover dare sempre di più. Contro il Celta ci sono stati fischi… ma è normale in un club come Madrid. Devi sempre vincere e se non vinci la Supercoppa ci possono essere fischi. È normale. Contro il Celta è stata una serata difficile, ma noi siamo stati più bravi, abbiamo giocato con personalità, cambiando le situazioni”. Ed è questo che vogliono i madridisti: giocare bene e vincere le partite”.
“Ho pensato molto. Troppo. Come fare questo, come muovermi… e quando pensi così tanto, non giochi bene. Con la nazionale non succede nulla. La Francia è così e non posso cambiare quello che succede lì. Non vedo l’ora di tornare a marzo; il mio amore per la Nazionale non è cambiato. Ma per ora penso solo a Madrid. Penso a giocare il mio miglior calcio”.