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Calcio e Finanza

·15 July 2025

Ricavi da diritti tv: non solo Premier, anche Liga e Bundes davanti alla Serie A

Article image:Ricavi da diritti tv: non solo Premier, anche Liga e Bundes davanti alla Serie A

Quanto valgono i diritti televisivi per i principali campionati europei? A quanto ammonta il divario tra Premier League, Liga spagnola, Bundesliga e Serie A? I ricavi provenienti dalla vendita dei diritti sui tornei nazionali contribuiscono in maniera più o meno significativa ad alimentare i fatturati delle società calcistiche, dalle più blasonate a chi lotta per cercare di rimanere nell’élite.

E’ noto come la Premier League sia al momento il campionato più ricco sotto questo profilo, con cifre che secondo le stime di The Athletic hanno superato i 3,4 miliardi di euro distribuiti alle 20 società del campionato nel 2024/25. Un dato che rende di fatto irraggiungibile il torneo inglese per i competitor europeo di alto livello, che hanno potuto contare su introiti inferiori. Nell’ordine:


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  • Liga spagnola – 1,35 miliardi di euro 
  • Bundesliga – 1,06 miliardi di euro 
  • Serie A – 900 milioni di euro 

Confronto ricavi diritti tv – La stagione 2024/25 dei club di Serie A

La ripartizione dei proventi da diritti tv della Lega Serie A viene effettuata sulla base di criteri precisi imposti dalla Legge Melandri (revisionata poi dalla riforma Lotti) e che prevede una distribuzione delle risorse provenienti dalla commercializzazione delle partite come segue:

  • 50% in parti uguali tra tutti i club; 
  • 28% in base ai risultati sportivi (11,2% legato alla classifica dell’ultimo campionato, 2,8% legato ai punti nell’ultimo campionato, 9,33% legato agli ultimi 5 campionati precedenti all’ultimo e 4,67% legato ai risultati storici); 
  • 22% in base al radicamento sociale (di cui l’1,1% legato al minutaggio dei giovani, il 12,54% legato agli spettatori allo stadio e l’8,36% legato all’audience tv). 

Complessivamente, la Serie A nella stagione 2024/25 ha distribuito circa 900 milioni di euro netti ai club, cifra già depurata del valore del paracadute e dei versamenti in mutualità alle leghe inferiori, secondo le stime di Calcio e Finanza. Al top di questa distribuzione troviamo l’Inter con più 82 milioni di euro, cifra in calo rispetto alla passata stagione per effetto dei ricavi legati alla prima stagione del nuovo ciclo di diritti televisivi 2024-2029. Il club nerazzurro è seguito dal Napoli Campione d’Italia con quasi 69 milioni di euro e dalla coppia Milan-Juventus con 67,4 milioni. La top 5 si chiude con la Roma, che ha incassato per la stagione scorsa 61,4 milioni di euro. Il fanalino di coda è il Monza, squadra ultima classificata che ha incassato poco più di 25 milioni di euro complessivi.

Confronto ricavi diritti tv – Il boom economico della Premier League

Numeri decisamente maggiori in Premier League, che come abbiamo già spiegato gioca di fatto un “campionato a parte” sul fronte dei ricavi da diritti televisivi. Nelle stime realizzate da The Athletic sul massimo campionato inglese, il Liverpool, primo nella graduatoria, ha incassato quasi 213 milioni di euro, poco meno di quanto hanno incassato insieme Inter, Napoli e Milan (le più “ricche” in Serie A da questo punto di vista).

Non solo, perché il Southampton, ultimo nella graduatoria, ha incassato 130,1 milioni di euro: si tratta quasi del 60% in più rispetto a quanto incassato dall’Inter, la prima in questa graduatoria per la Serie A. Anche la Premier divide i propri ricavi tra i club mettendo sul tavolo una serie di fattori. Si va da una quota distribuita in parti uguali a una sulla base dei risultati sportivi, ma anche per quanto riguarda il numero di partite trasmesse in tv. Solo dalla parte uguale distribuita per i diritti tv internazionali, i club inglesi incassano più di quelli italiani a livello complessivo (fatta eccezione per Inter, Napoli e Milan).

Confronto ricavi diritti tv – La Liga spagnola e il dominio delle big

Passando al secondo campionato nazionale più ricco in Europa, osserviamo come la Liga spagnola – sempre secondo le stime di Calcio e Finanza – abbia distribuito oltre 1,35 miliardi di euro ai club nella stagione appena conclusa. In attesa dei dati ufficiali, possiamo notare come Real Madrid e Barcellona facciano da padroni superando entrambi i 150 milioni di euro.

Terzo posto per l’Atletico Madrid, a quota 11 milioni di euro, mentre le cifre si abbassano notevolmente dal quarto posto in giù. Se nelle prime posizioni, le spagnole incassano fino al doppio delle italiane, il rapporto cala per quanto concerne la parte restante della graduatoria, con un minimo di circa 41 milioni di euro per il Real Valladolid. Anche la Liga prevede una formula precisa per la ripartizione di questi ricavi:

  • Il 50% viene distribuito in parti uguali 
  • Il 25% dipende dai risultati sportivi (dalla posizione nell’ultimo campionato a quelli precedenti) 
  • Un altro 25% è legato al radicamento sociale  

Confronto ricavi diritti tv – Un miliardo per 18 club: la Bundesliga

Il confronto si conclude con la Bundesliga, che si posiziona davanti alla Serie A per circa 150 milioni di euro complessivi. Secondo le stime della rivista tedesca Kicker, i ricavi distribuiti nella stagione 2024/25 hanno toccato quota 1,055 miliardi di euro.

Il Bayern Monaco è primo in classifica e supera i 90 milioni di euro, seguito dal Borussia Dortmund e dal Bayer Leverkusen, entrambi oltre quota 80 milioni di euro. Mediamente, la differenza nella parte alta della classifica è di circa il 20% con i club di Serie A, mentre nella parte centrale e più bassa della graduatoria è maggiormente accentuata. Anche la Bundesliga, così come gli altri tornei, prevede uno schema preciso per la ripartizione dei ricavi da diritti tv. Questa la distribuzione:

  • 50% viene distribuito in parti uguali 
  • 43% distribuito sulla base della performance sportiva (i risultati delle ultime cinque stagioni) 
  • 4% distribuito in base allo sviluppo giovanile, valutato tramite minuti giocati da Under‑23 e investimenti nelle giovanili 
  • 3% distribuito in base a popolarità e interesse, misurato tramite audience, soci e social media. 
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