Ricavi Juve Champions League, ecco gli incassi della Vecchia Signora: tutti i dettagli e differenze grazie al nuovo format. Le cifre per il club bianconero | OneFootball

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·5 November 2025

Ricavi Juve Champions League, ecco gli incassi della Vecchia Signora: tutti i dettagli e differenze grazie al nuovo format. Le cifre per il club bianconero

Article image:Ricavi Juve Champions League, ecco gli incassi della Vecchia Signora: tutti i dettagli e differenze grazie al nuovo format. Le cifre per il club bianconero

Ricavi Juve Champions League, dopo l’1-1 con lo Sporting l’analisi degli incassi: il nuovo format porta 48,1 milioni minimi

Un altro pareggio, il terzo in quattro gare europee. La Juventus di Luciano Spalletti non è andata oltre l’1-1 all’Allianz Stadium contro lo Sporting Lisbona, nella quarta giornata della nuova Champions League 2025/26. Al vantaggio portoghese di Araujo, ha risposto il solito Dusan Vlahovic.

Ma se il campo, al momento, stenta a regalare i tre punti (la Juve è a quota 3 punti), le casse societarie possono già sorridere. Il nuovo format della competizione, introdotto dalla UEFA a partire da questa stagione, sta già mostrando i suoi importanti effetti economici. La riforma, che prevede otto partite nella prima fase (contro le sei precedenti) e un montepremi complessivo salito a 2,47 miliardi di euro (dai 2 miliardi del triennio 2021-2024), è una miniera d’oro per i club partecipanti.


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Un’analisi dettagliata del portale specializzato Calcio e Finanza ha calcolato l’impatto di questa riforma sui conti della Vecchia Signora. La notizia è che la Juventus incasserà almeno 48,1 milioni di euro solo per la partecipazione alla Champions League 2025/26. Questa cifra rappresenta l’incasso minimo garantito, calcolato anche “nell’ipotesi peggiore”, ovvero quella di un ultimo posto nella classifica finale del girone unico.

Ricavi Juve Champions League, il dettaglio dei ricavi minimi: 48,1 milioni garantiti

L’analisi di Calcio e Finanza scompone dettagliatamente come si arriva a questa cifra. Il primo, e più ricco, è il “Bonus di partecipazione”: tutte le 36 squadre qualificate alla fase finale ricevono 18,62 milioni di euro, una cifra in netto aumento rispetto ai 15,64 milioni del ciclo precedente.

C’è poi il “Bonus risultati”. Il nuovo format assegna 2,1 milioni per ogni vittoria e 700.000 euro per ogni pareggio. Avendo la Juventus ottenuto tre pareggi nelle prime quattro gare, la società ha già messo in cassa 2,1 milioni di euro (700.000 x 3).

Si aggiunge il “Bonus classifica finale”. Anche in caso di ultimo posto (36°), alla Juve spetterebbe un “valore minimo” fissato a 275.000 euro (0,28 milioni), destinato a salire leggermente in base ai risparmi derivanti dagli altri pareggi nella fase unica.

La novità principale del nuovo format è però il “Pilastro ‘Value'”, un macroricavo che accorpa e sostituisce il vecchio market pool e il ranking decennale. Questo pilastro è diviso in due parti: la “Quota europea” (legata al mercato televisivo italiano, il quinto in Europa) che per la Juve vale 17,76 milioni, e la “Quota non europea” (basata sul ranking storico UEFA) che garantisce altri 9,34 milioni.

Sommando tutte queste voci minime (18,62 + 2,1 + 0,28 + 17,76 + 9,34), si arriva al totale minimo garantito di 48,1 milioni di euro. Una cifra che non include, ovviamente, i futuri bonus per eventuali altre vittorie, un piazzamento migliore in classifica finale e i ricavi da botteghino delle restanti partite casalinghe.

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