Ripert difende l’Inter: “Stanchezza e critiche? Superficiali. I dati atletici dicono altro, mentre il Napoli…” | OneFootball

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·30 June 2025

Ripert difende l’Inter: “Stanchezza e critiche? Superficiali. I dati atletici dicono altro, mentre il Napoli…”

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Fabio Ripert, ex preparatore atletico dell’Inter e ora collaboratore di Simone Inzaghi all’Al Hilal, interviene con fermezza nel dibattito che ha investito la squadra nerazzurra al termine di una stagione chiusa senza titoli.

Ripert difende l’Inter: “Stanchezza e critiche? Superficiali. I dati atletici dicono altro, mentre il Napoli…”

In particolare, difende l’operato dello staff tecnico in risposta alle numerose critiche sul presunto calo fisico che avrebbe compromesso il finale di stagione dell’Inter, culminato nella sconfitta in Champions League e nella corsa scudetto persa contro il Napoli.


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Preparazione atletica sotto accusa? “Serve competenza per giudicare” «Per analizzare una preparazione atletica non bastano le sensazioni, servono competenze specifiche», ha dichiarato Ripert in un’intervista a Tuttosport. «Quando si battono Bayern Monaco e Barcellona con prestazioni storiche, è evidente che la condizione fisica sia stata adeguata. Non si può affermare che la preparazione fosse sbagliata solo perché si perde una singola partita».

Il riferimento è alla pesante sconfitta per 5-0 contro il Paris Saint-Germain in finale di Champions League, considerata da Ripert un’anomalia: «È stata la partita più negativa della gestione Inzaghi. Eppure i dati atletici indicano che abbiamo corso più del PSG. Il problema non è stato fisico, ma mentale e tecnico-tattico. Se quella gara si rigiocasse, sarebbe tutt’altra storia».

Confronto con il Napoli: “Una stagione con 19 partite in meno” Ripert ha poi evidenziato un aspetto spesso trascurato: il dispendio energetico complessivo. «Il Napoli ha disputato 19 partite in meno rispetto all’Inter. Questo equivale a quasi un intero girone di campionato. È fisiologico che l’Inter arrivasse più provata fisicamente».

Con 60 gare ufficiali giocate dai nerazzurri contro le 41 degli azzurri, la differenza in termini di carico di lavoro è netta. «Chi afferma che l’Inter ha “perso due scudetti” dimentica che è sempre stata in corsa, arrivando anche due volte in finale di Champions League. Traguardi che, a livello sportivo, restano enormi».

I gol nel finale? “Non è solo questione di gambe” Uno dei punti più discussi riguarda i gol subiti dall’Inter tra il 75’ e il 90’, spesso decisivi in match importanti. Su questo tema, Ripert rifiuta letture semplicistiche: «È una questione multifattoriale. Gli ultimi minuti non dipendono solo dal calo fisico, ma anche dalla componente psicologica, dalla gestione dello stress e delle situazioni di gioco. Ridurre tutto alla condizione atletica è da bar sport».

Il bilancio Inzaghi: “Sei trofei e 500 milioni di introiti” Nonostante la delusione per il finale della scorsa stagione, Ripert difende il bilancio complessivo dell’era Inzaghi: «Abbiamo portato a casa sei trofei e generato introiti per oltre 500 milioni di euro. Questo non può essere ignorato. La gestione è stata virtuosa, sotto ogni punto di vista».

Uno sguardo al futuro: “Anche i 33enni possono dare ancora molto” Infine, una nota di ottimismo per la rosa nerazzurra: «Ci sono diversi giocatori sopra i 32-33 anni che, secondo i dati raccolti, possono continuare a giocare ad alti livelli. Non sono inferiori ai 21enni per tenuta fisica. La vera discriminante resta la storia degli infortuni, non l’età anagrafica».

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