DirettaCalcioMercato
·14 December 2024
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Da oggetto misterioso a piacevole sorpresa sulla fascia destra della nuova Roma di Claudio Ranieri: i primi mesi italiani raccontati da Saud Abdulhamid.
Arrivato in estate come oggetto misterioso dall’Al-Hilal, diventando il primo giocatore saudita a giocare in Serie A, Saud Abdulhamid sta iniziando a conquistare i tifosi della Roma. Il saudita sta iniziando a ritagliarsi un’importante spazio nella Roma di Claudio Ranieri. Prima da titolare con gol nell’ultima partita di Europa League vinta dai giallorossi contro il Braga: Ranieri è pronto a riproporlo dal primo minuto anche in Serie A nella trasferta di Como.
In un’intervista rilasciata recentemente ai microfoni di Extra Time with Koora Break, Saud Abdulhamid ha ripercorso i primi mesi nella Capitale. “All’inizio è stato impossibile adattarmi, perché ero impegnato a trovare un posto, poi un altro problema è stato che sul gruppo di squadra si scrivesse solo in italiano ed è stato difficile tradurre le chat. A volte chiedo di scrivermi in inglese perché può essere più facile per me“.
Il rapporto con i compagni. “Come arrivi non puoi importi, non saresti apprezzato. Ma con me sono stati tutti buoni e mi hanno fatto sentire il benvenuto. Mi sono adattato in fretta con loro, mi sento parte di loro“.
Il parere sul calcio europeo. “Prima di arrivarci, ho sempre sognato di giocarci. La transizione dal campionato arabo alla Serie A è un grande step: un buon campionato, una nuova esperienza, nuovi tifosi. Sono differenti da noi. Sapevo che avrei dovuto lavorare molto per giocare. Pensavo fosse impossibile giocare dal primo momento ma ho sempre pensato che la mia chance potesse arrivare con il tempo giocando 10-20 minuti e contribuendo ad aiutare la squadra. Questo è quello su cui mi sto concentrando ogni giorno, lavorando duramente durante gli allenamenti“.