gonfialarete.com
·6 October 2025
Roma, prima in classifica dopo sei giornate: difesa da scudetto, attacco ancora da ritrovare

In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·6 October 2025
La Roma di Gian Piero Gasperini è prima in classifica in coabitazione coi tricolori del Napoli dopo sei giornate di Serie A. Un inizio di stagione che va oltre le più rosee aspettative, frutto di cinque vittorie e una sola sconfitta, con una solidità difensiva che oggi rappresenta il marchio di fabbrica dei giallorossi.
Per ritrovare una partenza simile bisogna tornare indietro di oltre dieci anni, precisamente alla stagione 2014/2015, quando sulla panchina romanista sedeva Rudi Garcia. Oggi, come allora, la Roma sogna in grande, ma lo fa con una formula diversa: meno spettacolo, più concretezza.
Gasperini e la miglior partenza della sua carriera
Per Gian Piero Gasperini, questo è il miglior avvio di sempre in Serie A. Il tecnico ha portato mentalità, organizzazione e una capacità di lettura tattica che sta valorizzando un gruppo costruito con equilibrio.
L’allenatore piemontese ha trasmesso ai suoi la stessa aggressività che aveva caratterizzato la sua Atalanta, ma con una maggiore attenzione alla fase difensiva. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: solo due gol subiti in sei partite, miglior difesa del campionato.
La difesa, muro giallorosso
Il reparto arretrato è il vero punto di forza della nuova Roma. La coppia Mancini–N’Dicka è ormai una certezza: leadership, fisicità e intesa consolidata. Accanto a loro, Gasperini sta riuscendo a integrare con successo pedine importanti come Celik e Hermoso, capaci di garantire copertura e spinta sulle corsie laterali.
Una retroguardia che, oltre a reggere l’urto di qualsiasi avversario, sta diventando il punto di partenza per l’impostazione dell’azione, grazie alla costruzione dal basso e ai movimenti studiati in allenamento.
Attacco in difficoltà: i numeri non mentono
Se la difesa vola, l’attacco resta il vero rebus di questa Roma. Con appena 7 gol realizzati, i giallorossi hanno il nono attacco della Serie A, un dato che preoccupa lo staff tecnico e che potrebbe diventare un limite nel medio periodo.
Dovbyk sta mostrando segnali di crescita ma fatica ancora a concretizzare, mentre Ferguson non ha ancora trovato la via del gol. Due pedine su cui Gasperini conta molto, ma che devono alzare il livello di efficacia se la Roma vuole restare al vertice.
Soulé, il faro del gioco offensivo
In questo quadro, il nome che brilla più di tutti è quello di Matias Soulé. Con 3 gol e 2 assist in sei giornate, l’argentino è diventato il vero punto di riferimento offensivo della squadra. Dribbling, visione e capacità di creare superiorità numerica: Soulé è oggi il simbolo della nuova Roma, quella che sa soffrire ma anche colpire quando serve.
Gasperini lo sta utilizzando come trequartista libero di muoversi tra le linee, ruolo che gli consente di esaltare la sua creatività e sfruttare al meglio i movimenti senza palla delle punte.
Gasperini e la sfida dell’equilibrio
La Roma versione 2025/26 vive di un equilibrio delicato: la compattezza difensiva, marchio di fabbrica di Gasperini, deve convivere con la ricerca di maggiore brillantezza in fase offensiva. È un processo ancora in corso, ma il tecnico lo sta gestendo con la consueta lucidità tattica.
Le sue parole dopo la vittoria con la Fiorentina lo confermano: “Dobbiamo crescere davanti, ma la base è solida. La squadra sa soffrire e questo, per me, è il primo passo per vincere.”
Prossima sfida: l’Inter all’Olimpico
Dopo la sosta, la Roma tornerà in campo in un test di alto livello contro l’Inter di Chivu. Una partita che dirà molto sulle reali ambizioni scudetto dei giallorossi. La fiducia è alta, il gruppo è unito e Gasperini ha finalmente costruito una Roma che non si accontenta più di sognare: vuole restare in cima.