Roma, Ranieri: “Domani saranno assenti: Hummels, Koné e Cristante. Contro il Como è mancata la prestazione di squadra” | OneFootball

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·17 December 2024

Roma, Ranieri: “Domani saranno assenti: Hummels, Koné e Cristante. Contro il Como è mancata la prestazione di squadra”

Article image:Roma, Ranieri: “Domani saranno assenti: Hummels, Koné e Cristante. Contro il Como è mancata la prestazione di squadra”

Claudio Ranieri ha parlato alla vigilia di Roma-Sampdoria. Domani alle 21 i giallorossi sfideranno i blucerchiati del neo tecnico Semplici per i quarti di finale di Coppa Italia. Di seguito le parole dell’allenatore romanista.

RANIERI A SPORT MEDIASET


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La Coppa arriva in un momento difficile. Un’occasione di riscatto? Sicuramente, a Como abbiamo fatto un secondo tempo non accettabile. Ci teniamo alla Coppa, la Roma ha vinto 9 volte e i tifosi ci tengono. Anche i ragazzi ci tengono. Ora pensiamo alla Samp, vorranno mettersi in mostra ed è una partita da prendere con le molle.

C’è la voglia di accelerare la rivoluzione? Mi fa piacere che allora parlano, dite sempre che la società non parla e invece lo fanno. Non commento, quello che ci diciamo io e la proprietà resta tra noi. Saremo vigili e attenti, portando giocatori che siano da Roma e che migliorino quelli che abbiamo. Altrimenti prendere giusto per prendere e lavare la faccia ai nostri tifosi, non ci tengo. Altrimenti avanti così.

Dybala-Galatasaray? Non lo so, ognuno fa il suo gioco. Fa pacere averlo e metterlo in campo quando sta bene. Se ha altre priorità bisogna essere d’accordo in due. Voglio solo giocatori contenti, io non ho percepito alcun disagio da parte da sua.

Ma lei non ha percepito però questo messaggio da Dybala? No, per niente.

E come sta Lorenzo Pellegrini? Perché nella partita contro il Braga sembrava che ci avesse restituito un capitano ritrovato. Poi, invece, nella partita contro il Como… “Beh, è entrato in un momento difficile, in cui tutti noi non siamo stati capaci di reagire alle avversità e alle difficoltà che il Como ci ha presentato”.

Un po’, ora che conosce meglio questo spogliatoio, si sente deluso da questi stop and go? “No, non mi sento deluso perché, come avevo detto, vediamo a dicembre quello che facciamo. Non mi esalto dopo una partita giocata bene e vinta, diciamo, in semplicità, né mi abbatto dopo una persa. Sono una persona molto concreta, molto pragmatica, e voglio sempre il massimo dai miei giocatori. Per questo mi aspetto una grande partita domani sera”.

Invece, ha compreso meglio questo male oscuro della Roma? “Quale male oscuro?”

Beh, questa alternanza di risultati, questa discontinuità. Questa poca personalità da parte dei giocatori? “No, non si tratta di poca personalità. Ci sono momenti in cui i ragazzi non riescono a dare ciò che vorrebbero. La cosa più strana è che, vedendo i dati del GPS, abbiamo corso di più nel secondo tempo rispetto al primo. Qualcuno ha detto che magari la squadra era stanca per la partita di Coppa, ma niente di più falso. Abbiamo corso e scattato di più nel secondo tempo, ma non da squadra, bensì da singoli. Il Como, invece, ha giocato da squadra e ci ha battuto, giustamente”.

Quell’accenno importante che ha fatto nel post-gara, quando ha detto che il Como ha avuto più voglia di noi: non è un elemento preoccupante per una squadra come la Roma? “È stato un problema negli anni, ed è proprio per questo che dobbiamo cercare quei giocatori che vogliono vincere ogni volta, che vogliono lottare su ogni pallone. Questo è il mio mandato: trovare giocatori disposti a dare tutto sul campo, sempre. Così come non piace ai tifosi, non piace nemmeno a me, perché in fondo sono un tifoso anch’io. Non sopporto questa alternanza di atteggiamenti. Voglio sempre il massimo, e se non riesco ad ottenerlo, bisogna intervenire”.

Dovbyk è recuperabile per la Sampdoria? “Naturalmente, un giocatore con una stazza come quella di Dovbyk non può trovare la sua condizione fisica ideale in una settimana, soprattutto considerando che ci siamo allenati poco tutti quanti. Però sono convinto che questo è un campione e dovrà dimostrarcelo”.

“Come prosegue la ricerca dell’allenatore?” “Bene. C’è Ranieri, per cui siamo tranquilli”.

Parlando al dirigente Ranieri, è più difficile trovare un allenatore con una squadra così balbettante? “Sicuramente dobbiamo stare tutti con gli occhi ben aperti, perché se vogliamo grandi allenatori dobbiamo darci una svegliata e dobbiamo stare e lottare per risalire la china, perché non credo che un grande allenatore voglia venire con la Roma in questa situazione. Dobbiamo fare del nostro meglio per riportare la Roma dove merita di stare. Siamo partiti con l’handicap, però io dico sempre che i cavalli si vedono alla fine. Vediamo quello che avremo fatto a fine campionato”.

Hummels è recuperabile? “No. Né Hummels, né Koné, né Cristante. A centrocampo ci sono un po’ di scelte obbligate”.

La Sampdoria non è un avversario qualunque per lei, immagino? “No, no. La Sampdoria è una squadra che mi è rimasta dentro. Sono stati due anni bellissimi. Sono arrivato in un momento di difficoltà, ma siamo riusciti a salvarla, e senza quei tifosi splendidi, perché anche i tifosi della Sampdoria sono meravigliosi. C’era il Covid, quindi abbiamo giocato quasi tutto il campionato a porte chiuse. Poi, nel secondo anno, facendo 26 punti nel girone di andata, visto che lì dicevano che la Sampdoria calava sempre nel girone di ritorno, io dissi ai ragazzi che avevamo fatto 26 punti all’andata e che ne avremmo dovuti farte 26 al ritorno. E così è stato. Abbiamo fatto 52 punti. E sono stato molto, ma molto contento”.

“Quando poco fa, mister, lei mi ha detto che “il mio mandato è trovare giocatori che mettano sempre tutto, che diano sempre tutto”, ecco, lei si riferiva nello spogliatoio o anche fuori?” “No, no, in generale, in generale. I ragazzi lo sanno che io voglio gente che dia tutto sul campo, ma che dia tutto come squadra, perché loro hanno dato tutto. Se vado ad analizzare i dati fisici di ognuno di loro, hanno fatto tutti di più di quello che era nelle loro medie, quindi non li posso rimproverare sotto l’aspetto della prestazione. No, la prestazione c’è stata, ma non c’è stata quella prestazione da squadra”.

Dybala come sta? “Sta bene, tutti gli altri stanno bene”.

Foto: [Pier Marco Tacca] via: [Getty Images]

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