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Inter News 24

·28 September 2025

San Siro, Giudice replica ai dubbi su Oaktree e RedBird: «Catena di controllo chiarissima»

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San Siro, le accuse sulle presunte opacità di Oaktree e RedBird e la posizione del Corriere dello Sport. Giudice replica così

Nelle ultime ore, nel dibattito sulla cessione di San Siro a Inter e Milan, alcuni consiglieri comunali hanno avanzato nuove obiezioni. Al centro delle critiche ci sarebbero le presunte opacità della catena di controllo dei due club, legate ai fondi Oaktree (proprietario dell’Inter) e RedBird (azionista di maggioranza del Milan). Una tesi che, però, molti osservatori hanno definito priva di fondamento, considerando la natura e la regolamentazione a cui questi giganti della finanza sono sottoposti.

Come riportato da Alessandro Giudice sul Corriere dello Sport, la situazione è in realtà chiara e documentata.


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LE PAROLE DI GIUDICE«Come dimostrato in maniera inoppugnabile, documenti alla mano, dall’avvocato Raimondo, la catena di controllo di Inter e Milan è chiarissima. È perfettamente nota e risulta “per tabulas” l’identità dei titolari effettivi, rispettivamente i signori Marks, Karsh e Stone (ovvero il vertice di Oaktree) nel caso dell’Inter, Gerry Cardinale nel caso del Milan. Questa circostanza è confermata dai documenti della Securities and Exchange Commission (SEC) con cui in America non si scherza perché le violazioni si pagano anche con il carcere».

Giudice ha sottolineato come i fondi siano soggetti negli Stati Uniti ai controlli più stringenti in materia di compliance e trasparenza. Oaktree e RedBird, per poter operare, devono superare verifiche serrate, che rendono infondate le accuse di opacità.

IL PESO DEI FONDI«Per tutte queste ragioni appare ridicolo che in Italia improvvisati commercialisti sollevino dubbi solo perché non conoscono documenti che sono nella disponibilità pubblica. […] Secondo uno studio del Politecnico di Milano, il 60% delle blue chips quotate in piazza Affari è in mano a fondi di investimento, di cui il 92% stranieri».

Per l’analista, quindi, è paradossale che si sollevino dubbi proprio su Inter e Milan, entrambi club con oltre un secolo di storia e considerati patrimonio sportivo e culturale della città di Milano e dell’Italia. Inoltre, ha ricordato che la proprietà di San Siro non passerebbe ai fondi, ma resterebbe nelle mani delle società italiane che li rappresentano.

Il dibattito in Consiglio comunale sembra quindi risentire più di logiche politiche e di diffidenze culturali che di reali problemi di trasparenza. Una contrapposizione che, secondo Giudice, rischia di rallentare ancora una volta un progetto strategico per il futuro dello sport e della città.

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