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Calcio e Finanza

·28 October 2025

San Siro, il legale del Comune: «Accordo più favorevole rispetto a quanto consentito dalla Legge Stadi»

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L’accordo tra Inter, Milan e Comune di Milano sulla vendita di San Siro è più vantaggioso per l’amministrazione comunale rispetto a quanto sarebbe stato consentito solo utilizzando la cosiddetta legge sugli stadi. Lo spiega l’avvocato Alberto Toffoletto dello studio ADVANT Nctm, scelto dal Comune come legale nell’operazione di vendita del Meazza e delle aree limitrofe ai due club milanesi, nella relazione sul contratto con Inter e Milan per San Siro, come si legge nei documenti consultati da Calcio e Finanza.

«Si ritiene che lo schema contrattuale in esame recepisca gli elementi essenziali della delibera di Consiglio Comunale n. 71 del 29 settembre 2025 presenti un assetto complessivamente equilibrato e, sotto diversi profili, più favorevole al Comune di Milano rispetto a quanto sarebbe astrattamente consentito dalla citata Legge Stadi», spiega il legale.


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«Lo schema prevede che il Comune ceda la GFU a fronte di un corrispettivo determinato in base al valore individuato dall’Agenzia delle Entrate e successivamente confermato dal Politecnico di Milano e dall’Università Bocconi».

«Poiché è prevista una dilazione nel pagamento del prezzo, il contratto stabilisce che sulle somme differite maturino interessi e che la parte acquirente rilasci, contestualmente alla stipula dell’atto di compravendita, una fideiussione bancaria o assicurativa a copertura dell’intero importo dilazionato».

«È stato poi previsto un earn-out destinato a far partecipare il Comune dell’eventuale plusvalore (teorico, considerato quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate e dalle Università Politecnico e Bocconi) che l’acquirente riesca a generare vendendo nel breve periodo lo stralcio polifunzionale della GFU per un corrispettivo sensibilmente superiore a quello di acquisto dal Comune».

«Va pure ricordato che i costi di bonifica della GFU (ad esclusione del Parco dei Capitani) di norma sarebbero integralmente a carico del soggetto venditore e senza limiti di importo (salva l’individuazione del soggetto inquinatore), mentre nel caso in esame è stato posto un limite massimo al contributo del Comune a questi fini. Inoltre, è stato fissato un limite massimo anche sul rimborso dei costi di demolizione dei manufatti; rimborso esclusivamente legato alla demolizione del Tunnel Patroclo, opera di interesse pubblico, e che non tiene in alcun conto i rilevanti costi per la demolizione dello stadio G. Meazza».

«È previsto infine che la Parte Acquirente sia obbligata a ritrasferire gratuitamente al Comune in proprietà una superficie a verde pubblico pari ad almeno 80.000mq (di cui 50.000mq a verde profondo)», conclude il legale.

Image creditDepositphotos

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