San Siro, lo studio di WeBuild sul restyling del Meazza arrivato ai club solo nel weekend | OneFootball

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Calcio e Finanza

·2 July 2024

San Siro, lo studio di WeBuild sul restyling del Meazza arrivato ai club solo nel weekend

Article image:San Siro, lo studio di WeBuild sul restyling del Meazza arrivato ai club solo nel weekend

«So che le società stanno guardando il progetto e stanno riflettendo sui soldi». Così ieri il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva dato un aggiornamento sul tema San Siro, dopo l’incontro delle scorse settimane tra il Comune, l’Inter, il Milan e WeBuild per la presentazione dello studio di fattibilità per ristrutturare il Meazza.

Parole che, come appreso da Calcio e Finanza, non sono piaciute molto ai club, che sul tema della ristrutturazione continuano a mantenere una certa freddezza. La realtà infatti è che soltanto nel weekend è stata consegnata alle due società la documentazione da parte di WeBuild, a 10 giorni dall’incontro in Comune: i club stanno quindi iniziando ad analizzare soltanto ora lo studio di fattibilità, ma più che valutare l’aspetto economico starebbero cercando di capire nel dettaglio la proposta della società di costruzione per poter arrivare ad una valutazione complessiva del piano. Intanto, però, proseguono da parte di entrambe i procedimenti per i progetti alternativi, ovverosia quello di San Donato per il Milan e di Rozzano per l’Inter.


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Nell’incontro andato in scena infatti nelle scorse settimane, i vertici di Inter e Milan si erano limitati ad ascoltare le idee di WeBuild, senza però poter entrare nel dettaglio dello studio non avendo infatti ancora in mano la documentazione necessaria. Come emerso da indiscrezioni riportate dai quotidiani nei giorni seguenti, il piano prevederebbe tra gli altri elementi un aumento dei posti hospitality dagli attuali 2.900 a circa 13mila (con l’abbattimento del primo anello che sarà ricostruito con doppia fila di sky box), con la chiusura del terzo anello e conseguente eliminazione del tabellone lato via Piccolomini per aumentare la capienza anche dei posti “popolari”. Inoltre, sarebbe prevista una struttura di 9mila metri quadri che dovrebbe contenere il museo di Milan e Inter, bar, ristorante e uffici delle squadre davanti ai gate 8,9 e 10.

Un tema che ha scaldato anche gli animi in ambito politico e non solo. Nei giorni scorsi era intervenuto l’ordine degli architetti della Provincia di Milano, che in una nota a firma del presidente Federico Aldini ha spiegato «che il concorso di progettazione resta lo strumento privilegiato per garantire al contempo trasparenza, meritocrazia e il perseguimento del massimo interesse pubblico nella qualità del risultato».

Inoltre, il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, ha presentato all’amministrazione una richiesta di accesso agli atti riguardo la “documentazione WeBuild” per la “ristrutturazione e restyling dello stadio Meazza”.  Ricevendo tuttavia come risposta un chiarimento dal Comune: «Nell’incontro svoltosi il 21 giugno, con la partecipazione dei rappresentanti di Ac Milan e Fc Inter, la WeBuild ha esposto le linee principali dello studio effettuato», si legge in una nota dei giorni scorsi, firmata dal direttore generale Christian Malangone, «per la successiva ed eventuale valutazione da parte delle predette società. WeBuild, lo scorso mese di febbraio, ha spontaneamente proposto l’avvio di uno studio di fattibilità per la riqualificazione dello Stadio Meazza, rendendosi disponibile autonomamente ad elaborarlo con oneri a proprio carico, senza dunque alcun incarico o qualsivoglia impegno da parte del Comune di Milano. Nessun documento e/o progetto è stato, quindi, consegnato al Comune di Milano in occasione del soprarichiamato incontro».

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