San Siro, slitta il rogito? Un legale solleva dubbi: «Che coincidenza, Oaktree ceduta proprio mentre…» | OneFootball

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·23 October 2025

San Siro, slitta il rogito? Un legale solleva dubbi: «Che coincidenza, Oaktree ceduta proprio mentre…»

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San Siro, tutti gli aggiornamenti sulla situazione legata allo storico stadio meneghino: le ultime sulla casa di Inter e Milan

Il futuro di San Siro è di nuovo incerto. Dopo mesi di approvazioni, polemiche e un percorso amministrativo tortuoso, il progetto di cessione delle aree ai club Inter e Milan rischia un nuovo stop. Come riporta Libero, al centro della questione c’è il rogito notarile per la compravendita dei terreni, il passo decisivo per avviare il nuovo progetto dello stadio. Ma un intervento formale dell’avvocato Gaetano Braghò potrebbe bloccare tutto.

L’avvocato ha infatti inviato una comunicazione ufficiale al notaio Notari, incaricato dell’atto, segnalando di aver presentato una richiesta alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per verificare l’eventuale vincolo storico-artistico sull’intera struttura di San Siro, non soltanto sul secondo anello. «Ho deciso di scrivere e avvisare il notaio e il Consiglio Notarile di Milano perché, secondo me, ci troviamo in una situazione limite», ha spiegato Braghò, aggiungendo che tale istanza «potrebbe avere effetto inibitorio rispetto al rogito, poiché ad esso seguirebbe la demolizione dello stadio».


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Secondo l’articolo 12 del Codice dei Beni Culturali, un edificio pubblico o privato può essere “vincolabile” dopo 70 anni dalla costruzione se ritenuto di valore storico o artistico. Il secondo anello di San Siro risulta completato e collaudato il 10 novembre 1955, il che significa che dal 10 novembre 2025 scatterà la possibilità di tutela come bene culturale. Alcuni, tuttavia, ritengono che il termine sia già decorso lo scorso giugno. Se la Soprintendenza dovesse effettivamente aprire un’istruttoria e accertare il vincolo, ogni progetto di demolizione o ricostruzione verrebbe stravolto, rendendo di fatto inefficace il rogito.

Nella sua missiva, inviata anche al Comune di Milano e al Consiglio Notarile, Braghò suggerisce di non procedere alla stipula finché non arriverà il parere ufficiale della Soprintendenza. Ma non è tutto. L’avvocato introduce anche un elemento economico-finanziario: la coincidenza tra la cessione del 26% di Oaktree Capital Management al fondo canadese Brookfield e la delibera sulla vendita delle aree del 29 settembre 2025. «La tempistica mi induce a riflettere – scrive – sulla coincidenza tra il cambio di proprietà dell’Inter e l’imminente rogito».

Un intreccio legale, patrimoniale e politico che potrebbe ancora una volta rallentare il destino di San Siro, con una maggioranza comunale divisa e sempre più incerta su come gestire una vicenda che continua a far discutere.

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