Lazionews24
·3 August 2025
Sarri 2.0: così il tecnico della Lazio sta cambiando il suo gioco. Le novità

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L’etichetta di “integralista”, da sempre cucita addosso a Maurizio Sarri, sembra destinata a essere messa a tacere. E a farlo, come sempre, sarà il verdetto del campo. Il ritorno del Comandante sulla panchina della Lazio, avvenuto a pochi mesi dalle dimissioni di marzo 2024, si è concretizzato in uno scenario atipico e complesso. Sarri ha ereditato una squadra plasmata sull’identità di un altro allenatore, Marco Baroni, trovandosi inoltre nell’impossibilità di modellarla a proprio piacimento a causa del blocco del mercato imposto al club.
La sfida è dunque totale: lavorare con un materiale umano che esalta caratteristiche – fisicità e atletismo – tradizionalmente considerate secondarie nella sua filosofia, a discapito di quella qualità tecnica ritenuta imprescindibile. Eppure, proprio in questo contesto di necessità, sta emergendo un Sarri inedito, disposto a mettere in discussione i propri dogmi per adattarsi alla rosa a disposizione. Il concetto del lavoro che nobilita e ripaga torna prepotentemente d’attualità, ma con una sfumatura nuova: la flessibilità.
La recente amichevole contro il Galatasaray ha offerto un primo, significativo spaccato di questa evoluzione. Si è vista una Lazio più vibrante e meccanica rispetto alle uscite precedenti, capace di alternare giocate mnemoniche tipiche del “Sarrismo” a soluzioni inaspettate. Accanto agli scambi rapidi e alle uscite palla al piede dal basso, come quella che ha magnificamente innescato il gol di Zaccagni, si è notata una sorprendente novità tattica: il lancio lungo.
Questa verticalizzazione improvvisa, come sottolinea anche il Corriere dello Sport, rappresenta quasi un’eresia per un allenatore che ha sempre predicato la costruzione ragionata per arrivare in porta. Oggi, però, quella che era un’eccezione è diventata un’opzione funzionale, messa momentaneamente in repertorio. Una scelta pragmatica, utile sia per superare le difficoltà di impostazione sia per esaltare le qualità di giocatori come Nicolò Rovella, le cui “sciabolate” a tagliare il campo possono aprire spazi vitali sulle corsie. Questo nuovo Sarri, pronto ad aprirsi a soluzioni diverse se utili alla causa, sta cercando di dare un’anima pragmatica e versatile alla sua seconda Lazio.
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