DirettaFanta
·20 September 2025
Sassuolo, Grosso: “Sfida difficilissima, Inter una tra le più forti d’Europa. Matic? Un fuoriclasse”

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·20 September 2025
Il Sassuolo si prepara ad affrontare l’Inter nella sfida di domenica. Fabio Grosso ha presentato così la gara in conferenza stampa.
Il Sassuolo, reduce da un’ottima vittoria per 1-0 contro la Lazio nell’ultima giornata di campionato, proverà a dare del filo da torcere all’Inter di Christian Chivu, che arriva invece da una rocambolesca sconfitta per 4-3 contro la Juventus ma che è riuscita a rialzare la testa grazie ad un successo per 0-2 all’Amsterdam Arena contro l’Ajax. Fabio Grosso, allenatore dei neroverdi, ha presentato così la sfida in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
Equilibrio di risultati tra Inter e Sassuolo nella storia e arrivano con gli stessi punti in classifica. Fa un po’ strano… “Sono numeri che lasciano il tempo che trovano, si riferiscono a cose successe nel passato con altri percorsi e altre strade. Noi non ci diamo tanto peso perché sappiamo che tipo di partita andiamo ad affrontare. La gara sarà sicuramente difficilissima e dovremo cercare di fare una grande gara perché la squadra è una delle più forti in Italia e in Europa. Per noi è un ostacolo grande, ci possono essere delle belle opportunità per provare a dare il meglio di sé”.
Si aspettava già una buona intesa dei nuovi? “So che serve tempo, a volte riesci a bruciarlo ma dei pezzi di conoscenza ti mancano. Abbiamo tanti ragazzi nuovi e siamo in quella fase e devo provare a capire anche vedendo attraverso delle partite quello che siamo in grado di fare. Domenica i ragazzi sono stati bravi a fare una grande gara. L’episodio cambia il finale ma dobbiamo essere focalizzati su quello che vogliamo fare sapendo che c’è tanta strada da fare e dentro questa strada incontreremo momenti positivi e negativi e dovremo mantenere l’equilibrio”.
Si è tagliato i capelli per la prima vittoria? “No, è passato il tempo delle scaramanzie. Mi piace cambiare le forme ma mantenere ben saldi i contenuti”.
Le tante vittorie a San Siro spostano qualcosa nella preparazione della gara? “Sono cose che ci interessano poco perché siamo focalizzati sul presente. Noi non ci siamo né persi né ritrovati, partecipiamo da neopromossi in un campionato difficile e dovremo prepararci ogni giorno per affrontarle tenendo chiaro e presente quello che è il nostro obiettivo”.
Ci possiamo aspettare una formazione simile alla gara con la Lazio? Thorstvedt può partire titolare? “Continuità è una parola importante, poi ho tanti ragazzi all’interno del gruppo e a me piace utilizzarli perché le risorse sono importanti non solo quando ne hai necessità, quindi il filo sottile per dare più relazioni e automatismi migliori e utilizzare ragazzi che alzano il livello della rosa e il livello di tutti i ragazzi è quello che può disputare benissimo questo campionato, poi di volta in volta scelgo i giocatori allenando in settimana i ragazzi, questa sottile differenza mi piace sottolinearla perché è determinante. Su Kristian le sensazioni sono migliori, cercheremo di migliorare il minutaggio gradualmente, non è ancora tempo per una maglia da titolare”.
Come sta Walukiewicz? “Di indisponibili abbiamo solo Paz e Seba che lo stiamo valutando. Ha lavorato a parte per un problema all’anca e sta cercando di migliorare e capiremo oggi se sarà il caso di riuscire a portarlo”.
Cosa serve più dell’umiltà e del coraggio per affrontare l’Inter? “Queste sono già ottime doti. Dobbiamo tirare fuori il meglio di noi ma abbiamo le qualità per fare gara, con intensità, buona sorte, cercheremo di invertire i pronostici che ci vedono nettamente sfavoriti”.
Quella vista con la Lazio, a grandi linee, può essere considerata la sua formazione titolare di quest’anno? “Poi dipende anche da loro, dalle condizioni, da come passano le settimane perché è importante andare alla ricerca della conquista del campo perché ho 26 ragazzi a disposizione, mi piace fare le cose giuste. In questo momento sto facendo questo tipo di scelte ma so di avere alle spalle altri ragazzi che hanno contribuito a fare una cavalcata strepitosa”.
Lei è un ex della sfida: che ricordi ha dell’esperienza all’Inter? “Un’esperienza bella condivisa con tantissimi campioni in una società top. Ricordo con molto piacere il presidente Moratti e gli altri dirigenti. Ho passato un anno ricco di soddisfazioni, è nato il mio primo figlio, e abbiamo disputato un grande campionato vincendo anche la Supercoppa”.
Luis Enrique ha lanciato una nuova moda andando a guardare le gare in tribuna. La vedremo su in tribuna nel prossimo futuro? “No, noi per ora rimaniamo in panchina, poi nel calcio e nella vita mai dire mai”.
L’Inter è forte ma qualcosa concede… “Noi ci crediamo sempre, ci crediamo tanto ogni volta perché ogni partita è una sfida per provare a ottenere il meglio sempre. Conosciamo le caratteristiche degli avversari, ci vorrà intensità di testa, tattica e tecnica, provando a sbagliare poco perché ci sono momenti dove devi saper resistere, momenti in cui ti lasciano dei momenti per provarci, serve riconoscere il momento migliore. Le difficoltà non mancano ma la voglia di crederci non manca e non mancherà mai”.
Cosa teme di più dell’Inter? “Questa è una squadra che le qualità le ha perché sono bravi sulle palle inattive, sanno variare le conclusioni, hanno tiratori da fuori e le difficoltà sono molteplici ma con pazienza, coraggio, la bravura di saper stare dentro la gara: questo ti fa guadagnare tempo in queste gare”.
L’Inter è molto forte a centrocampo, ha pensato a qualcosa a tal proposito? “Loro hanno tre centrocampisti molto bravi, sanno come abbassarsi e creare, sanno attaccare l’area, ma poi se ci focalizzassimo solo su una non sarebbe semplice, bisogna saper riconoscere quello che succede”.
Coulibaly ha detto che gli piace fare ‘casino’ con Berardi. Walukiewicz è diverso, la difesa cambia in base all’uno o all’altro? “Sì, dovremo essere bravi a trovare l’equilibrio giusto ma poi chi attacca deve sapere bravo a ricoprire determinati ruoli, puoi avere anche entrambi i terzini che vanno e altri giocatori che attaccano altri spazio. La bravura è avere l’equilibrio in campo, sapere poi se tutti vanno via diventiamo fragili”.
L’Inter sa sfruttare alla grande le palle inattive e in particolare i calci d’angolo: avete pensato a qualcosa in particolare per questo? “Proviamo sempre, in tutte le settimane abbiamo lo spazio riservato a queste situazioni. Questa è una squadra che ha dei tiratori molto importanti e quello è già un ottimo plus, ha degli ottimi saltatori, è una squadra che determina tanto sulle palle inattive, dovremo alzare le antenne e mettere i rimedi giusti così come su tante altre. Tante informazioni di cui siamo a conoscenza, la bravura sarà riuscire a metterle in pratica e provare a tenere testa a un avversario molto forte”.
Matic ha dato grande equilibrio… “È un giocatore fuori categoria per il nostro livello ma penso sia sotto gli occhi di tutti. È una persona con grandi valori anche all’interno perché sa stimolarli e stuzzicarli nei modi giusti, ci sta dando una grande mano”.
Candé ha trovato meno spazio. Si tratta di preferenze tecnico-tattiche? “Per nessuno c’è un motivo differente dal tecnico-tattico. A centrocampo ho Lipani, Boloca e Iannoni senza dimenticare Thorstvedt, tutti possono fare le partite. In tutti i ruoli abbiamo chi sta giocando e chi sta dietro in attesa, la bravura è farsi trovare pronti quando vengono chiamati in causa per raggiungere il nostro obiettivo”.
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