Calcio e Finanza
·24 December 2025
Stadio Roma, i prossimi passi dopo il progetto: obiettivo via ai lavori a inizio 2027

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·24 December 2025

La Roma compie un passo decisivo verso il suo futuro stadio di proprietà. Il club giallorosso ha infatti consegnato nella serata di ieri in Campidoglio il progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) dell’impianto di Pietralata, un passaggio che segna l’ingresso nella fase più matura di un iter lungo, complesso e spesso accidentato. Con il deposito del PFTE, l’amministrazione capitolina dispone ora del dossier ritenuto necessario per riportare il tema in Assemblea e procedere alla conferma del pubblico interesse, snodo indispensabile per autorizzare la presenza del rappresentante del Comune alla Conferenza dei Servizi decisoria.
Come riportato dal Corriere dello Sport, la presentazione del PFTE chiude la fase preparatoria — dallo studio di fattibilità alla conferenza dei servizi preliminare, fino al dibattito pubblico — e apre quella operativa. Una volta approdato in Aula, il progetto dovrà superare il nuovo voto sul pubblico interesse. Parallelamente, le commissioni Urbanistica e Mobilità verificheranno la coerenza con le prescrizioni fissate dalla delibera comunale del 2023.
Solo dopo si aprirà la fase regionale: spetterà infatti alla Conferenza dei Servizi decisoria valutare in modo definitivo tutti gli aspetti tecnici e amministrativi. Successivamente verrà pubblicato il bando europeo per la concessione dell’area pubblica. In presenza di offerte alternative più vantaggiose, la Roma potrà esercitare un diritto di pareggio per mantenere la titolarità dell’intervento. L’obiettivo condiviso tra club e istituzioni è chiaro: avviare il cantiere entro l’inizio del 2027, così da rispettare le scadenze legate a Euro 2032 e garantire un percorso di realizzazione compatibile con gli standard Figc e Uefa.
Il piano di Pietralata non riguarda soltanto uno stadio. L’intervento, che supera il miliardo di euro di investimento complessivo, interessa un’area di circa 160 mila metri quadrati e prevede non solo l’impianto sportivo ma anche un’articolata rete di funzioni urbane: un grande parco centrale da 42 mila metri quadrati, spazi pubblici, aree ricreative e un playground. Secondo las t ime presentate dal proponente, l’impatto economico sull’area e sulla città sarà significativo: circa 4 miliardi di benefici in dieci anni, di cui 1,8 miliardi generati in forma di gettito fiscale. A questi si aggiungono un impulso consistente all’economia locale, un aumento dell’occupazione stimato in 2.500 posti di lavoro diretti e circa 250 milioni di euro di salari complessivi.
Il nuovo impianto è progettato come una struttura attiva sette giorni su sette. Oltre agli eventi sportivi e ai concerti, sono previsti fan store, ristorazione, un museo con spazi espositivi, un centro medico, una palestra e persino un asilo, con l’obiettivo dichiarato di trasformare Pietralata in un polo urbano vivo e integrato. L’indotto derivante dalle attività commerciali attorno allo stadio è stimato in oltre 1,7 miliardi di euro, in larga parte legati alla crescita del retail e alla nuova attrattività del quadrante.
Il deposito del PFTE non rappresenta solo un passaggio tecnico, ma un segnale politico forte: il progetto dello stadio della Roma compie il salto più atteso, avvicinandosi concretamente alla fase realizzativa. Per una tifoseria che da anni vede rincorrersi annunci e ripartenze, Pietralata non è più un’ipotesi: è un percorso che procede, passo dopo passo, verso l’obiettivo di un impianto moderno, sostenibile e finalmente di proprietà. L’attesa continua, ma questa volta con una direzione tracciata e una scadenza: l’inizio dei lavori entro il 2027.









































