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·12 July 2025

Stretta sugli ultras: Inter e Milan respingono centinaia di abbonamenti per le curve

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Dopo l’inchiesta Doppia Curva condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, che ha svelato le infiltrazioni criminali nelle frange estreme del tifo organizzato di Inter e Milan, arriva una risposta coordinata che coinvolge Procura, Questura e i due principali club milanesi. Come riportato dall’edizione milanese del Corriere della Sera, è in atto una vera e propria svolta gestionale nella politica di vendita di biglietti e abbonamenti per la stagione 2025/26.

Inter e Milan hanno respinto numerose richieste di rinnovo degli abbonamenti per gli storici settori popolari — secondo anello verde e secondo anello blu — escludendo centinaia di tifosi considerati “non graditi”. La selezione è avvenuta sulla base dei codici etici sottoscritti dai club, e riguarda individui già destinatari in passato di provvedimenti di Daspo o coinvolti in episodi di violenza o disordini, anche solo a livello amministrativo.


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Le misure rappresentano un’estensione concreta della linea annunciata già all’indomani dell’operazione della Dda milanese coordinata dal pm Paolo Storari, che ha disarticolato un sistema criminale radicato nelle curve, con condanne recenti fino a dieci anni per alcuni dei protagonisti. L’obiettivo dichiarato della Procura, guidata da Marcello Viola, e della Questura, con Bruno Megale in prima linea, è quello di impedire qualsiasi rigenerazione di quel sistema.

A livello operativo, oltre alla cancellazione dei marchi “Curva Nord” e “Curva Sud” e allo stop all’esposizione di striscioni di gruppo, le società hanno introdotto nuove restrizioni che colpiscono direttamente il meccanismo della cessione degli abbonamenti: per la stagione 2025/26, chi è abbonato in curva non potrà più cedere il proprio posto ad altri. Il divieto è totale per secondo anello verde (Inter) e secondo anello blu (Milan), e si affianca a ulteriori misure su altri settori: per esempio, in casa nerazzurra è stato introdotto un sovrapprezzo per la cessione occasionale del biglietto, variabile in base alla categoria dell’abbonamento.

Queste novità si inseriscono nel contesto tracciato dalle carte dell’indagine, e in particolare dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Andrea Beretta, ex leader della Curva Nord, coinvolto nell’omicidio di Vittorio Boiocchi e nel delitto di Antonio Bellocco, esponente della ’ndrangheta. Beretta ha descritto in dettaglio i sistemi utilizzati per monetizzare il controllo dei biglietti, tra cui l’uso di centinaia di tessere intestate a prestanome e la “doppietta”, ossia l’accesso di più persone con lo stesso titolo, spesso grazie alla complicità di alcuni steward.

A completare il pacchetto di misure, è atteso l’avvio del nuovo piano di sicurezza per lo stadio Giuseppe Meazza: entro l’inizio del campionato verranno attivate telecamere con riconoscimento facciale ai tornelli. Il sistema è già pronto, in attesa delle ultime autorizzazioni da parte del Garante della Privacy. L’obiettivo, come emerso anche nei tavoli con il Ministero dell’Interno, è quello di fare di San Siro un modello replicabile negli altri impianti italiani.

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