Juventusnews24
·21 December 2025
Tether Juve, Ardoino non ha ancora alzato bandiera bianca: può tornare alla carica con una nuova offerta! I possibili scenari per il 2026

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Nonostante il “no” categorico incassato nelle scorse ore, la partita tra Tether e la Juventus potrebbe non essersi conclusa definitivamente. Come riportato da Tuttosport, il rifiuto netto opposto da John Elkann all’offerta di acquisizione presentata dal colosso delle criptovalute non avrebbe scoraggiato del tutto Paolo Ardoino. L’amministratore delegato dell’azienda, già azionista di minoranza del club, sembra intenzionato a mantenere alta l’attenzione sul dossier bianconero, convinto della bontà del suo progetto di rilancio globale. Sebbene la porta di Exor sia apparsa ermeticamente chiusa, con dichiarazioni che blindano la società definendola un affare di famiglia e di cuore, gli scenari finanziari possono mutare rapidamente, e per questo non si esclude a priori una “seconda puntata” di questa telenovela finanziaria.
L’appuntamento, secondo le indiscrezioni, potrebbe essere fissato al 2026. Dopo aver incassato il colpo, Tether potrebbe prendersi del tempo per riformulare una strategia o attendere un momento storico più propizio, magari facendo leva su eventuali nuove necessità di capitale o su un cambio di visione ai vertici della holding. Ardoino, che aveva messo sul piatto una cifra imponente per rilevare le quote di maggioranza (si parlava di oltre un miliardo di euro più un altro miliardo di investimenti garantiti), non ha ancora alzato bandiera bianca. La sua mossa è stata interpretata non come un semplice tentativo speculativo, ma come la volontà di instaurare un nuovo modello di business nel calcio italiano.
La proprietà attuale, dal canto suo, ha eretto un muro invalicabile, ribadendo che la storia e i valori della Juve non hanno prezzo. Tuttavia, nel mondo dell’alta finanza, il termine “mai” ha spesso una data di scadenza. Resta dunque da capire se la determinazione di Ardoino sarà sufficiente a scalfire, tra un anno o poco più, le certezze granitiche della famiglia Agnelli-Elkann, trasformando quello che oggi è un rifiuto in una nuova opportunità di dialogo.









































