Tonali a Sky in vista di Israele Italia: «Non pensiamo ai playoff, domani dobbiamo vincere. Con Gattuso ho parlato tanto, quello che mi dirà…» | OneFootball

Tonali a Sky in vista di Israele Italia: tutte le dichiarazioni del centrocampista accostato anche alla Juve

Meno di 24 ore al prossimo impegno degli Azzurri e l’Italia di Gennaro Gattuso si prepara ad affrontare Israele in un match fondamentale per il cammino di qualificazione ai Mondiali 2026. Dopo il netto 5-0 rifilato all’Estonia venerdì scorso, gli azzurri vogliono continuare a muovere la classifica e consolidare il nuovo progetto tattico del tecnico calabrese.

Alla vigilia del match, a Sky Sport, è intervenuto Sandro Tonali, centrocampista accostato anche alla Juve e punto di riferimento della squadra. Il numero 8 ha subito chiarito gli obiettivi del gruppo: vincere la partita senza farsi distrarre da scenari futuri o dalla classifica generale. Tonali ha sottolineato come ogni incontro abbia dinamiche diverse e come la concentrazione debba essere rivolta esclusivamente al risultato del campo.

PAROLE – «Ogni partita è diversa. Gli avversari sono diversi e noi siamo diversi. noi vogliamo vincere domani e non pensiamo ai playoff o alla Norvegia. Domani dobbiamo giocare solamente per i tre punti. Con Gattuso ho parlato tanto. È una cosa che avrei voluto fare prima ma sono felice che comunque stia succedendo ora in Nazionale. Quello che mi dirà lo costudirò come se me lo dicesse un padre. Lui farà si che noi saremo 11 Gattuso».

Israele, guidata da Ran Ben Shimon, occupa attualmente la seconda posizione del girone I, alle spalle della Norvegia. Con una partita in più rispetto all’Italia, la nazionale mediorientale rappresenta un avversario impegnativo, ma non insormontabile. Una vittoria degli Azzurri permetterebbe infatti di raggiungere in classifica i prossimi avversari, dando un segnale importante in vista del prosieguo delle qualificazioni.

Il centrocampista ha poi raccontato il rapporto con Gattuso, evidenziando fiducia e ascolto reciproco. Tonali ha spiegato di aver avuto diversi colloqui con il CT e di considerare i suoi consigli preziosi, come se fossero indicazioni paterne, capaci di guidare la squadra e far sì che ogni giocatore interpreti al meglio il ruolo nel contesto del gruppo.