Torino, Vanoli in conferenza pre Lecce: «Adams sta bene, c’è entusiasmo ma dobbiamo ancora crescere. Su Vlasic e il mercato…» | OneFootball

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·14 September 2024

Torino, Vanoli in conferenza pre Lecce: «Adams sta bene, c’è entusiasmo ma dobbiamo ancora crescere. Su Vlasic e il mercato…»

Article image:Torino, Vanoli in conferenza pre Lecce: «Adams sta bene, c’è entusiasmo ma dobbiamo ancora crescere. Su Vlasic e il mercato…»

Paolo Vanoli in conferenza stampa, ecco l’intervista completa prima di Torino Lecce, le dichiarazioni del tecnico alla vigilia del match

(Lorenzo Bosca – Inviato allo Stadio Olimpico Grande Torino) Paolo Vanoli vola sulle ali dell’entusiasmo e il suo Torino non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. Dopo aver pareggiato col Milan e superato Atalanta e Venezia ora c’è il Lecce ad aspettare al varco il tecnico di Varese. Dalla parte del classe ’72 però, ci saranno quasi 25’000 tifosi, domani, a gremire le tribune dello Stadio Olimpico Grande Torino per la gara contro la compagine pugliese.

Proprio in previsione della sfida valida per la quarta giornata di Serie A Vanoli interverrà tra una manciata di minuti in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni dell’ex collaboratore tecnico di Antonio Conte alla vigilia di Torino Lecce. Le sue parole raccolte Live da CalcioNews24 a partire dalle 13.30.


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C’è stato lo stop per le Nazionali, quali possono essere le insidie ora?

«Ho parlato con i ragazzi e la partita più delicata è proprio quella dopo il rientro dalle Nazionali. Con chi è rimasto abbiamo lavorato forte. E’ una partita determinante».

E’ soddisfatto del lavoro svolto nella pausa?

«Abbiamo lavorato davvero bene con quelli che sono rimasti, abbiamo svolto il programma che ci ervamo posti e abbiamo organizzato i rientri. Maripan e Sanabria hanno fatto un viaggio importante, ma hanno recuperato bene»

Cosa ne pensa del premio come allenatore del mese della Serie A? E’ una bella soddisfazione?

«E’ sicuramente una bella soddisfazione. Non è solo di Paolo Vanoli, ma va condiviso con il club, con lo staff e da chi lavora dietro le quinte che voi non vedete mai, oltre ai giocatori. E poi l’accoglienza dei tifosi…l’ho detto ai ragazzi: non mi piacciono i premi singoli, ho sempre preferito i premi collettivi»

Ricci continua a crescere…

«Io penso che tutti i giovani hanno bisogno del loro tempo di crescita. Lui ha iniziato questo percorso l’anno scorso con un lavoro importante ed è stato bravo lui a completarlo. Si è sempre comportato bene, queste due partite (in Nazionale, ndr) sono un premio importante per lui. Ora deve continuare con la sua crescita e avere obiettivi sempre più importanti con il Torino».

Domani un esame di maturità?

«Parlare di esame di maturità…io ho parlato di mentalità. Questa squadra qua è ancora in una fase di crescita, ha tanto da migliorare. L’ho detto anche ai ragazzi, a livello di gioco mi aspetto di più da queste partite. Dobbiamo ancora crescere, ogni giorno guardando il dettaglio. Voi lo sapete benissimo, nel calcio il ‘come’ per arrivare al risultato a volte deve arrivare non per forza attraverso il bel gioco ma anche con un’anima e uno spirito che rispecchiano i valori di questo club»

A che punto sono i due nuovi arrivati Walkiewicz e Pedersen?

«Tutti quelli che sono arrivati, sono pronti. Il compito mio e del mio staff è quello di studiare la loro storia. Walukiewicz aveva già continuità ad Empoli e ha giocato in Nazionale. Mentre la storia di Sosa è diversa perché pur essendo un ottimo giocatore l’anno scorso ha giocato poco e non ha fatto la preparazione estiva, si allenava con l’Ajax B. La nazionale è stata un bene per Sosa, ma devo stare attento alla sua base.

Maripan? Lui ha giocato di più l’anno scorso, è andato in nazionale e il viaggio è stato lungo. Pedersen ha giocato tanto a Sassuolo, non è andato in nazionale e ha fatto la preparazione, gli manca solo il ritmo partita»

In quali ruoli vedremo il meglio questi giocatori?

«Nei ruoli in cui gli abbiamo presi…Walukiewicz è un braccetto di destra, poi abbiamo quinti che possono giocare a destra e a sinistra, Maripan ha esperienza e può ricoprire due ruoli anche nella difesa a tre anche se la conosce meno, ha spesso giocato a quattro in mezzo a sinistra»

Adams come sta?

«Sta bene, tutto benissimo»

Gli altri infortunati?

«Valsic ieri si è unito con grande sorriso ad una parte di allenamento. Ci stiamo avvicinando al rientro. Ginenitis è recuperato. L’unica pecca è quello che è successo a Ilkhan, con grande dispiacere: penso che domenica ci sarà questa operazione…».

Adams può giocare quindi?

«Sì, tutto a posto grazie»

Dopo il mercato ha detto che vuole sognare in grande, cosa intende?

«Il mercato mi serviva solo per avere una rosa più completa, è stata brava la società e il direttore a farmi avere i giocatori giusti. Ora come ho detto dall’inizio guardo avanti ed è quello che chiedo ai miei giocatori. Il mercato può dare fastidio…possono uscire notizie che possono destabilizzare da quello che è il vero focus, ovvero la gara. Ora come ho detto guardiamo avanti e non cerchiamo alibi»

Milinkovic Savic sta crescendo bene…qual è il segreto?

«Nessuno ha la bacchetta magica, ogni allenatore ha il suo modo di convincere un giocatore a esprimersi al meglio. Milinkovic si è messo sempre a disposizione, ma visto le sue possibilità mi aspetto molto di più. Fisicamente è forte, tecnicamente anche ma può ancora migliorare grazie al lavoro. Anche per lui credo sia una soddisfazione avere i fari accesi»

In futuro potremo vedere il suo Torino più offensivo?

«Una squadra può fare tutto, questa squadra ora ha anche gli innesti di Vlasic e di Gineitis. Dobbiamo lavorare anche sulla fase difensiva e per le qualità che abbiamo dobbiamo imparare di più ad attaccare l’ultimo terzo, sia quando difendiamo senza palla o attacchiamo senza. Perché io penso a tutte e due le fasi, poi dipende sempre dalle caratteristiche della squadra, questa squadra ha caratteristiche di palleggio e meno incontrata, guardando il centrocampo. Quello che mi dà equilibrio oggi è Linetty. Ma ripeto, non è detto che non si possa anche passare a quattro, perché questi difensori hanno sempre giocato a quattro. Vedete…il calcio è sempre in evoluzione, sarà anche la mia squadra a dirmi col tempo dove ci saranno questi miglioramenti».

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