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·2 December 2025
Tortora: «Il Cagliari ha la rosa per salvarsi con tranquillità. Napoli? Sarà un match sofferto in Coppa Italia. E su Caprile…» – ESCLUSIVA

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Angelo Maurizio Tortora, giornalista e conduttore televisivo del programma sportivo El Diez – no fue evasor, è intervenuto telefonicamente in esclusiva con la redazione di Cagliarinews24 per analizzare il momento attuale della formazione di Fabio Pisacane. Tutto ciò anche in vista della sfida, valida per gli Ottavi di Coppa Italia, contro il Napoli di Antonio Conte. Le sue dichiarazioni:
LE PAROLE DI TORTORA
Il Cagliari ha affrontato la Juventus all’Allianz Stadium nell’ultimo turno di campionato mostrando carattere e grinta nonostante la sconfitta. Come giudichi la prestazione della formazione rossoblù?
«Concordo con quanto detto da Sebastiano Esposito ai microfoni di DAZN in merito al pareggio bianconero arrivato a 8′ secondi dal gol del vantaggio rossoblù: è vero che giochi con la Juventus in quello stadio, però sottolinea giustamente l’attaccante, bisognava essere più scaltri, furbi, “scugnizzi”. Detto questo il Cagliari se l’è giocata con ritmi bassi, molta tattica, senza guizzi nell’uno contro uno. La Juventus, comunque, è stata lenta e macchinosa. I rossoblù hanno giocato con le ripartenze, mentre i bianconeri conducevano il gioco, com’era prevedibile. Poi nella ripresa la formazione di Spalletti è stata brava a chiudere gli spazi agli isolani, difendendo con ordine. Partita a parte, mi piace tanto la squadra di Fabio Pisacane, con un po’ di fortuna poteva avere qualche punto in più: basti pensare all’ultima sfida casalinga con il Genoa; queste sono partite in cui perdi punti pesanti per strada. Serve pazienza, il campionato è lungo e deve restare lì, in agguato, a sfruttare ogni minimo errore dell’avversario e questa partita non era quella contro la Juve».
In cattedra, contro la formazione di Luciano Spalletti, sono saliti giovani interessanti come Marco Palestra. Cosa ne pensi dell’esterno rossoblù? Chi ti ha deluso invece?
«Palestra mi è piaciuto tanto contro la Juventus, ha fatto una partita veramente impressionante facendo impazzire Kostic sulla corsia: infatti gli ha rubato palla servendo l’assist vincente per il gol di Esposito. È il migliore del match tra le file del Cagliari. Invece chi mi ha deluso è Adopo, ha giocato male sia in costruzione che in copertura».
Quanto vedi di Fabio Pisacane nel Cagliari, quali aspetti sono migliorati e quali invece da sistemare in vista del prosieguo del campionato?
«Il Cagliari è attrezzato bene per salvarsi tranquillamente ma deve migliorare la fase realizzativa. Rispetto alle altre concorrenti per la salvezza, ha attaccanti di livello come lo stesso Esposito, Borrelli che nel match contro la Juventus non è stato servito adeguatamente ma non si può giudicare per questo, rimane un giocatore interessante. Per quanto riguarda Pisacane, lui dà sempre l’impronta caratteristica alle squadre che allena: vedasi quanto fatto con la Primavera rossoblù, vincitrice della Coppa Italia di categoria contro il Milan. In Sardegna lo conoscono bene, è un tecnico che fa giocare bene le squadre ma deve fare qualcosa dal punto di vista dei gol, lì c’è da migliorare parecchio. I gol sono pesanti alla fine del campionato. A ciò aggiungo anche la difesa, perché è fondamentale non incassare gol».
A Napoli conoscete bene un certo Elia Caprile. Quanto lo rimpiange la formazione azzurra e quali sono i margini di miglioramento del classe 2001? Qual è il tuo parere sul salto di qualità in una big?
«A Napoli Caprile è un grosso rimpianto, con tutto il rispetto per Meret e Milinkovic-Savic. Con le qualità che ha poteva fare tranquillamente il secondo o ambire alla titolarità, ha reclamato spazio ed è giusto così, di conseguenza ha trovato la sua dimensione a Cagliari dove si sta esprimendo ad altissimi livelli. Può essere anche un potenziale titolare in un club che lotta per lo Scudetto. Il Napoli ha compiuto un autogol clamoroso lasciando partire il classe 2001 e pagando Milinkovic il doppio. Caprile è un bravo ragazzo, portiere importante e può fare ancora di più secondo me. Penso anche a Gaetano, che a me piace tanto, e possiede un talento indubbio».
Si avvicina la sfida valida per gli ottavi di Coppa Italia tra Napoli e Cagliari in programma domani al Maradona. Quali sono le tue valutazioni? Un pronostico?
«È la quinta volta che si affrontano, il Cagliari non ha mai espugnato il Napoli al Maradona in Coppa Italia. Prevedo un grande turnover per le due formazioni a partire da quella azzurra, falcidiata da infortuni pesanti come quella di Gutierrez, De Bruyne, Meret, quindi ci sarà più chance per le seconde linee come Vergara, Ambrosino, Lucca. Mi aspetto anche qualche ricambio tra i sardi. Credo che sarà un match equilibrato, basti pensare a quanto fatto in campionato dove la compagine di Conte ha vinto all’ultimo secondo con un guizzo di Anguissa. Sarà una sfida sofferta e combattuta fino all’ultimo secondo».
Rimaniamo in alto, cosa pensi della situazione relativa alla lotta scudetto e quale squadra credi possa dire la sua?
«Temo molto il Milan perché non ha le coppe europee, questo è un fattore importantissimo. Il Napoli lo sa, ha una rosa superiore alla formazione di Allegri ma quest’ultima può contare sul tecnico toscano, un vincente. Non quoto la Roma, a meno che non si rinforzi a gennaio con un mercato importante puntando soprattutto su due attaccanti. Capitolo a parte per la Juve, con Spalletti al timone la vedo più in prospettiva, adesso è in fase di costruzione e non si può pretendere da subito. I bianconeri devono rinforzarsi, non sono da scudetto allo stato attuale. L’Inter invece lo è perché ha una rosa fortissima, tuttavia non mi convince Chivu».
Adesso scendiamo in Serie B, la Sampdoria sta attraversando una stagione davvero complessa e punta a salvarsi. Pareri in merito?
«Vedere la Sampdoria navigare nei bassifondi della classifica è triste, lo dico da sportivo e da giornalista. Parliamo di un club storico che ha disputato la finale di Coppa dei Campioni con il Barcellona, ha militato sempre in Serie A. Gli auguriamo in primis una pronta risalita. Per quanto riguarda la squadra, è stata sbagliata la campagna acquisti estiva e ora sta pagando dazio. C’è il rischio concreto che rimanga lì a combattere per la salvezza, non è un abitudine per i blucerchiati stare nelle zone basse della classifica. A gennaio servono rinforzi importanti per raggiungere la salvezza».
Infine capitolo Nazionale, l’Italia è attesa dalla semifinale di playoff contro l’Irlanda del Nord. Quali sono le tue aspettative? Secondo te si qualificherà ai prossimi Mondiali?
«Sarebbe una tragedia se l’Italia non si qualificasse per la terza volta consecutiva ai Mondiali. Non ti so rispondere in merito, perché non mi fido completamente della Nazionale Azzurra. La Norvegia, con tutto il rispetto, è due gradini sopra la formazione di Gattuso. Quindi cosa succede se affronta Nazioni del calibro di Argentina o Brasile? Ad oggi, anche in caso di qualificazione, sarebbe dura in questa competizione. Le possibilità per gli azzurri ci sono, anzi partono favoriti, ma non riesco a fidarmi, come detto poc’anzi, perché la compagine norvegese ha letteramente demolito l’Italia quando ha iniziato a giocare. C’è stata troppa differenza tra le due formazioni, ma sarà il campo a dettare la sentenza».
Si ringrazia Angelo Maurizio Tortora per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista.
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