OneFootball
Matteo Rimoldi·27 June 2025
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Matteo Rimoldi·27 June 2025
Tutto secondo copione nel gruppo H del Mondiale per Club. Il Real Madrid mette il punto esclamativo sul primo posto battendo il Salisburgo 3-0 e si prende la testa del girone.
Alle spalle delle Merengues si piazza l’Al Hilal di Simone Inzaghi, che soffre più del previsto contro un Pachuca già eliminato, ma alla fine strappa il pass per la fase a eliminazione diretta.
La miglior versione del Real vista finora nel torneo arriva nel momento giusto. Senza Mbappé, ma con un piano tattico rivisitato – un solido 3-4-2-1 – Xabi Alonso sistema la difesa e archivia la pratica Salisburgo.
Serve un lampo di Bellingham per accendere il match: suo l’assist che libera Vinicius Jr., glaciale nel firmare l’1-0 al 40’. Il brasiliano è protagonista anche nel raddoppio, con un tacco da applausi che manda in porta Valverde, perfetto nel chiudere l’azione nel recupero del primo tempo.
A mettere il sigillo sul 3-0 ci pensa nel finale il giovane Gonzalo Garcia, al suo secondo gol nel torneo.
Missione compiuta anche per l’Al Hilal, ma con un brivido lungo novanta minuti. Contro un Pachuca già senza obiettivi, i sauditi vanno avanti con la solita firma di Al-Dawsari, ma poi faticano tremendamente a chiudere il discorso qualificazione.
I messicani restano in partita fino al 95’, quando il guizzo di Marcos Leonardo vale il 2-0 e il biglietto per gli ottavi. Sospiro di sollievo per Inzaghi, che ora si prepara alla sfida più dura.
Ad attendere il club saudita agli ottavi di finale ci sarà il Manchester City di Guardiola, reduce da una cinquina rifilata alla Juventus.
Il primo luglio a Orlando sarà già una sfida da dentro o fuori. Ma se l’impresa contro il Manchester City dovesse riuscire, ai quarti per Inzaghi potrebbe esserci un incrocio dal sapore speciale: la sua vecchia Inter.
La Juventus dovrà provare invece a cancellare in fretta il pesante ko contro gli inglesi. Nessun tempo per rimuginare: agli ottavi c’è il Real Madrid. Avversario da brividi, certo. Ma in fondo, il Mondiale per Club è fatto per chi non ha paura di sognare.
📸 FEDERICO PARRA - AFP or licensors