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·29 January 2025

UEFA: «Più equilibrio e sfide tra top club. La nuova Champions è un successo»

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La prima fase della Champions League si sta per concludere con l’ottava giornata in programma questa sera con tutte le 36 squadre in campo in contemporanea a caccia di punti preziosi per rientrare nella top 8 o per centrare una posizione valida per gli spareggi.

In attesa di conoscere le qualificate nelle sfide dentro e fuori, con le vincitrici che si accoppieranno con le prime otto della fase campionato per gli ottavi di finale, la UEFA ha fatto un primo bilancio di questa prima edizione della Champions League con la nuova formula, che ha visto l’eliminazione della fase a gironi e l’introduzioni di altre due partite garantite, senza dimenticare l’allargamento della competizione da 32 a 36 squadre.


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Un format che, come sottolinea la UEFA, ha garantito «un maggior numero di big match già nelle prime fasi della competizione. Si sono viste le riedizioni di quattro delle ultime cinque finali di Champions League, ma anche grandi ritorni. L’Aston Villa è tornato nella massima competizione europea per club battendo il Bayern Monaco, come nella finale del 1982, mentre Milan e Liverpool (avversarie in finale nel 2005 e nel 2007) si sono ritrovate ancora una volta».

Inoltre, nelle prime sette giornate «c’è stato anche un aumento dei gol a partita. Fino a questa stagione, l’edizione della Champions League con la media gol più alta è stata la 2019/20, con 3,2 gol a partita. Prima dell’ottava giornata, la media di questa stagione è 3,22».

Meritocrazia ed equilibrio sono i punti fondamentali su cui la UEFA ha sempre puntato. «Aumentare l’equilibrio competitivo era al centro del nuovo format. In altre parole, le modifiche dovevano garantire partite più equilibrate tra squadre di pari livello. Allo stesso tempo, il nuovo sistema doveva creare una ripartizione più equa degli avversari».

«Con il nuovo format, il fatto che le squadre possano essere sorteggiate contro avversarie della stessa fascia garantisce un maggiore equilibrio e più possibilità di fare punti ai club di fascia bassa. Nella stagione 2022/23, ad esempio, il Viktoria Plzen ha lottato valorosamente contro Bayern, Inter e Barcellona nel girone ma è uscito con sei sconfitte: il coefficiente medio dei suoi avversari era superiore di 53,5 punti rispetto alla squadra con il calendario più “semplice”, il Chelsea. In questa stagione, il più grande divario medio di coefficiente tra tutte le avversarie affrontate da ogni squadra nella fase campionato è stato di soli 19 punti. In questo modo c’è stato un mix molto più uniforme di squadre di fascia diversa in classifica. Dopo sei giornate, i club di quarta fascia hanno aumentato mediamente il punteggio in classifica di due punti rispetto all’ultima giornata della scorsa fase a gironi», conclude la UEFA.

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