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·25 July 2024

Vieri: «Con Moratti ho fatto un passo in avanti. Ecco la batosta più grande»

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L’ex stella e attaccante dell’Inter, Bobo Vieri, insieme a Luca Toni ha parlato ad Amazon Prime Video della sua carriera passata tra Inter, Milan e le tante altre squadre in cui ha giocato.

BATOSTA – Bobo Vieri, nel corso del podcast Fenomeni di Amazon Prime Video, ha ripercorso i momenti più inediti della sua carriera. Tra i tanti commenti, anche due passaggi sulla carriera passata all’Inter e il rapporto con Massimo Moratti. Queste le parole dell’ex attaccante dell’Inter: «Cinque maggio? La gente ancora me lo chiede…abbiamo preso 4 pappardelle, e abbiamo perso. Non eravamo sicuri di vincere, però eravamo sicuramente molto avanti. Alla fine niente era vinto, una batosta dopo l’altra sia fisica che mentale. Oltre alla sconfitta, abbiamo dovutio fare anche i playoff per la Champions League.»


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Vieri e Ronaldo: che coppia

SOGNO Vieri parla anche di Ronaldo il Fenomeno e dei suoi anni insieme a Milano: «Ronaldo? Quando l’ho visto sono andato a presentarmi. Era una roba mai vista, sono andato all’Inter per giocare con lui. Ronaldo si vedeva che era forte in allenamento, non solo nella partita. Era talemente veloce, non si capiva nulla. Faceva tunnel a tutti. Si faceva volere bene da tutti ed era molto simpatico… era una belva. Mentre giocava sorrideva. Moratti era innamorato di lui. Con Ronaldo entravamo nei ristoranti ad applaudire».

PRIMO PASSO – Bobo Vieri per finire, parla anche del rapporto con Massimo Moratti, l’ex presidente dell’Inter che lo accolse in nerazzurro: «Moratti? Era uscita la cosa delle intercettazioni, non mi aspettavo tutto questo. Ero incazzato come una iena, siamo andati avanti senza motivo per dieci anni e non ci siamo parlati. Alla fine ho chiamato il figlio del presidente e sono andato a trovarlo in ufficio. Ho fatto il primo passo, poi quando hai i figlio diventi più buono. Tanti giocatori passano dall’Inter al Milan, lo fa Bobo ed ecco lo scalpore (ride). La scelta del Milan l’ho fatta dopo essermi proposto a Madrid, ma la feci per dare soprattutto fastidio all’Inter. Volevo andare comunque in una grande squadra».

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