Vlahovic a Junior Reporter: «Il gol è la miglior medicina per i momenti difficili. Quel momento con la Juve non lo dimenticherò mai» – VIDEO | OneFootball

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·8 May 2025

Vlahovic a Junior Reporter: «Il gol è la miglior medicina per i momenti difficili. Quel momento con la Juve non lo dimenticherò mai» – VIDEO

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Vlahovic a Junior Reporter: «Gol, Juve, vi dico tutto». Intervista dei Junior Members all’attaccante bianconero – VIDEO

È stato Dusan Vlahovic il grande protagonista dell’ultimo appuntamento stagionale di “Junior Reporter”, l’incontro speciale – in partnership con Balocco – che ha coinvolto 20 Junior Member della Juventus, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, nel ruolo di aspiranti giornalisti. Le parole dell’attaccante bianconero.

HAI MAI FATTO IL PORTIERE – «Penso che sia un ruolo un po’ particolare, ma allo stesso tempo molto bello perché ci protegge tutti. Personalmente non l’ho mai fatto, ma un giorno magari proverò».


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PREFERIVI LA SCUOLA O IL CALCIO? – «Sicuramente preferivo andare a calcio, mia madre preferiva la scuola e per un po’ ho fatto entrambi, poi mi sono concentrato solo sul calcio».

A QUANTI ANNI HAI INIZIATO A GIOCARE A CALCIO – «Più o meno ad otto anni, come tutti voi».

GESTI SCARAMANTICI – «Prima della partita no, a volte metto prima il parastinco destro, ma credo sia un’abitudine».

GIOCATORE PREFERITO DA PICCOLO – «Ne avevo tanti, sicuramente Cristiano. Del Piero? No, non era il mio preferito. Messi? Mi piaceva guardarlo… Maradona non l’ho mai visto giocare, il mio preferito era Cristiano (Ronaldo, ndr)».

SPORT PREFERITO OLTRE AL CALCIO– «Mi piace giocare a basket, prima del calcio ho iniziato lì quando avevo cinque anni. Mi piace anche il tennis, ma più il basket».

COME AFFRONTI I MOMENTI DIFFICILI – «Puoi fare tante cose ma la medicina più efficace è fare goal».

CHE MUSICA ASCOLTI? – «Rap, hip hop, trap…».

MIGLIOR DIFENSORE INCONTRATO – «Bremer, sicuramente. Ce ne sono stati tanti forti che ho incontrato, ma quello che mi ha dato più fastidio giocandoci contro è lui”.

GOL A CUI SEI MAGGIORMENTE LEGATO – «Quello in finale di Coppa Italia dell’anno scorso, anche il primo in Champions. Ma lì abbiamo vinto un trofeo, il primo per me alla Juventus».

SUPERPOTERE CHE VORRESTI IN CAMPO – «Vorrei poter volare, così tutti ti possono vedere e tu puoi fare quello che vuoi».

PRIMA VOLTA CON LA MAGLIA DELLA JUVE – «Grande felicità, un onore e un privilegio. Fare parte di questo club è una cosa speciale e non dimenticherò mai quelle sensazioni».

COME COMBATTI LA TENSIONE PRIMA DELLE PARTITE – «Cerco di non pensarci e di non concentrarmi troppo sulla partita, poi più ti avvicini più lo fai ma non mi piace mettermi il peso della partita addosso anche se non sembra».

COSA TI PIACE DELL’ITALIA? – «Tutto, è un bellissimo Paese e mi trovo veramente male, a partire dal meteo. L’Italia è sicuramente il Paese più bello del mondo tra quelli dove sono stato, escludendo il mio. Torino mi piace, anche se non riesco a viverla molto. Mi piace la tranquillità e la bellezza».

UN GOL CON UNA MOSSA DA VIDEOGIOCO – «Mi piacerebbe partire dalla mia porta, scartare tutti i giocatori e arrivare in quella avversaria».

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