Juventusnews24
·1 December 2025
Yildiz Juve, rivoluzione già in atto: Spalletti vuole cambiare così il turco, una mossa che gioverà tanto alla squadra! Cosa ha in mente il tecnico

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La doppietta decisiva realizzata in rimonta contro il Cagliari ha certificato quello che era già evidente agli occhi di tutti: Kenan Yildiz è l’anima tecnica della Juventus. La sua capacità di accendere la luce e determinare il risultato è una risorsa imprescindibile, e Luciano Spalletti sembra aver deciso di costruire l’architettura della squadra proprio attorno alla salvaguardia del suo talento. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico di Certaldo ha elaborato un piano preciso per massimizzare il rendimento del suo numero 10, modificando le richieste tattiche nei suoi confronti.
L’obiettivo dichiarato dello staff tecnico è quello di mettere il turco sempre più nelle migliori condizioni di rendere con gol e assist. Spalletti ha preso atto di una realtà fattuale: nella rosa attuale, Yildiz è uno dei pochi in grado di risolvere da solo i problemi offensivi, inventando la giocata vincente anche quando la manovra collettiva fatica a decollare. Per questo motivo, sprecarne le energie in compiti di ripiegamento eccessivi è considerato un lusso che la Vecchia Signoranon può più permettersi.
L’idea tattica che sta prendendo piede alla Continassa è quella di preservarlo sempre più dai compiti difensivi. Basta, dunque, alle corse all’indietro estenuanti per inseguire i terzini avversari fino alla propria bandierina; basta alla “generosità” tattica che, seppur lodevole, rischia di appannare la vista al momento del tiro o dell’ultimo passaggio. La richiesta è di meno corse all’indietro per garantire una riserva di energia fondamentale negli ultimi trenta metri.
La priorità di Spalletti è far sì che Yildiz possa mantenere la lucidità quando è la Juve ad attaccare. Avere il fantasista fresco e reattivo nella trequarti avversaria significa aumentare esponenzialmente la pericolosità della squadra. Il resto del gruppo, dai mediani agli esterni, dovrà sacrificarsi per coprire le spalle al talento turco, permettendogli di concentrarsi esclusivamente su ciò che sa fare meglio: decidere le partite. È un’investitura tecnica totale, che libera il genio dai compiti da gregario.









































