Zebina ricorda lo scudetto con Capello: «Una giornata memorabile. Le racconto un aneddoto sul giorno di Roma Parma: abbracciando Mboma successe questo» | OneFootball

Zebina ricorda lo scudetto con Capello: «Una giornata memorabile. Le racconto un aneddoto sul giorno di Roma Parma: abbracciando Mboma successe questo» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·3 November 2025

Zebina ricorda lo scudetto con Capello: «Una giornata memorabile. Le racconto un aneddoto sul giorno di Roma Parma: abbracciando Mboma successe questo»

Article image:Zebina ricorda lo scudetto con Capello: «Una giornata memorabile. Le racconto un aneddoto sul giorno di Roma Parma: abbracciando Mboma successe questo»

Zebina ricorda lo scudetto con Capello. L’ex difensore francese ha raccontato alla Gazzetta dello Sport i momenti indimenticabili del tricolore con la Roma

In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Jonathan Zebina ha ripercorso i ricordi più intensi della sua esperienza alla Roma, in particolare quelli legati alla conquista dello Scudetto del 2001 con Fabio Capello in panchina. Il difensore francese, arrivato nella Capitale nel 2000, ha descritto con emozione una giornata rimasta nella memoria di tutti i tifosi giallorossi.

LA GIORNATA DELLO SCUDETTO«Una giornata memorabile. Le racconto questa: il giorno di Roma-Parma c’era così tanta tensione che io, prima della partita, abbracciando il mio ex compagno Mboma, scoppiai a piangere. Ero agitatissimo. Una cosa assurda, Capello era inferocito. Aveva paura ci facessero perdere la partita a tavolino a causa dell’invasione. Però al fischio finale fu uno spettacolo. Ricordo che in un attimo il campo si era riempito di gente, una marea giallorossa. Persone che piangevano, altri che staccavano ciuffi d’erba dell’Olimpico. Poi il Circo Massimo, due milioni di tifosi, tutti a cantare. Raccontarlo mi mette ancora i brividi».


OneFootball Videos


IL RAPPORTO CON CAPELLO«È stato lui a darmi fiducia e insieme abbiamo vinto tanto tra Roma e Torino. E dovevo seguirlo anche al Real Madrid dopo Calciopoli: ci furono un paio di incontri, volevano me e Cannavaro. Presero solo Fabio».

UN RIMPIANTO PERSONALE«Potessi tornare indietro gestirei meglio la mia immagine. Mi farei seguire di più, comunicherei in maniera diversa. Ma senza compromessi».

View publisher imprint